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author Romain PELISSE <belaran@gmail.com>
date Fri Sep 04 16:33:35 2009 +0200 (2009-09-04)
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belaran@976 1 <chapter id="chap:names">
belaran@976 2 <?dbhtml filename="nomi-di-file-e-corrispondenze-di-pattern.html"?>
belaran@976 3 <title>Nomi di file e corrispondenze di pattern</title>
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belaran@976 5 <para id="x_543">Mercurial fornisce meccanismi che vi permettono di lavorare con i nomi dei file in modo coerente ed espressivo.</para>
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belaran@976 7 <sect1>
belaran@976 8 <title>Denominazione semplice dei file</title>
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belaran@976 10 <para id="x_544">A livello di implementazione, Mercurial usa un unico meccanismo per gestire i nomi dei file. Tutti i comandi si comportano in maniera uniforme rispetto ai nomi dei file e lavorano nel modo seguente.</para>
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belaran@976 12 <para id="x_545">Se indicate esplicitamente nomi di file esistenti sulla riga di comando, Mercurial lavora esattamente con quei file, come vi aspettereste.</para>
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belaran@976 14 &interaction.filenames.files;
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belaran@976 16 <para id="x_546">Quando fornite un nome di directory, Mercurial interpreterà questa azione come la volontà di <quote>operare su tutti i file in questa directory e nelle sue sottodirectory</quote>. Mercurial considera i file e le sottodirectory in una directory secondo l&rsquo;ordine alfabetico. Quando incontra una sottodirectory, attraverserà quella sottodirectory prima di continuare con la directory corrente.</para>
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belaran@976 18 &interaction.filenames.dirs;
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belaran@976 22 <title>Eseguire comandi senza nomi di file</title>
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belaran@976 24 <para id="x_547">I comandi Mercurial che lavorano con i nomi di file assumono un utile comportamento predefinito quando li invocate senza passare alcun nome di file o pattern. Il comportamento che dovreste aspettarvi dipende dalla funzione del comando. Ecco alcune regole pratiche che potete usare per predire quello che un comando probabilmente farà se non gli date alcun nome con cui lavorare.</para>
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belaran@976 26 <listitem><para id="x_548">La maggior parte dei comandi opererà sull&rsquo;intera directory di lavoro. Per esempio, questo è quello che fa il comando <command role="hg-cmd">hg add</command>.</para>
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belaran@976 28 <listitem><para id="x_549">Se gli effetti di un comando sono difficili o impossibili da invertire, sarete obbligati a fornirgli esplicitamente almeno un nome o un pattern (si veda più avanti). Questo vi protegge, per esempio, dalla cancellazione accidentale dei file causata da un&rsquo;esecuzione di <command role="hg-cmd">hg remove</command> senza argomenti.</para>
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belaran@976 31 <para id="x_54a">Se questi comportamenti predefiniti non vi soddisfano, è facile aggirarli. Se normalmente un comando opera sull&rsquo;intera directory di lavoro, potete passargli il nome <quote><filename class="directory">.</filename></quote> per invocarlo solo sulla directory corrente e sulle sue sottodirectory.</para>
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belaran@976 33 &interaction.filenames.wdir-subdir;
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belaran@976 35 <para id="x_54b">Sulla stessa falsariga, alcuni comandi normalmente stampano nomi di file relativi alla radice del repository anche quando li invocate da una sottodirectory. Questi comandi stamperanno nomi di file relativi alla vostra sottodirectory se passate loro nomi espliciti. Qui di seguito eseguiremo <command role="hg-cmd">hg status</command> da una sottodirectory e lo faremo agire sull&rsquo;intera directory di lavoro pur stampando nomi di file relativi alla nostra sottodirectory, passandogli il risultato del comando <command role="hg-cmd">hg root</command>.</para>
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belaran@976 37 &interaction.filenames.wdir-relname;
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belaran@976 41 <title>Mercurial vi dice cosa sta succedendo</title>
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belaran@976 43 <para id="x_54c">L&rsquo;esempio di <command role="hg-cmd">hg add</command> nella sezione precedente illustra qualcos&rsquo;altro che è utile sapere sui comandi Mercurial. Se un comando opera su un file che non avete nominato esplicitamente sulla riga di comando, di solito stamperà il nome del file in modo che non veniate sorpresi da quello che sta succedendo.</para>
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belaran@976 45 <para id="x_54d">In questo caso, Mercurial segue il principio della <emphasis>minima sorpresa</emphasis>. Se avete fornito il nome esatto di un file sulla riga di comando, non ha senso ripetervelo. Se Mercurial sta agendo <emphasis>implicitamente</emphasis> su un file, per esempio perché non avete fornito alcun nome, o su una directory, o su un pattern (si veda più avanti), ritiene sia più sicuro farvi sapere su quali file sta lavorando.</para>
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belaran@976 47 <para id="x_54e">Potete ridurre al silenzio i comandi che si comportano in questo modo usando l&rsquo;opzione <option role="hg-opt-global">-q</option>. Potete anche dire loro di stampare il nome di tutti i file, anche quelli che avete nominato esplicitamente, usando l&rsquo;opzione <option role="hg-opt-global">-v</option>.</para>
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belaran@976 51 <title>Usare i pattern per identificare i file</title>
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belaran@976 53 <para id="x_54f">Oltre a lavorare con i nomi di file e directory, Mercurial vi consente di usare i <emphasis>pattern</emphasis> per identificare i file. La gestione dei pattern da parte di Mercurial è espressiva.</para>
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belaran@976 55 <para id="x_550">Su sistemi di tipo Unix (Linux, Mac OS X, etc.), di solito è la shell che si occupa di trovare le corrispondenze tra i pattern e i nomi dei file. Su questi sistemi, dovete esplicitamente dire a Mercurial che un nome è un pattern. Su Windows, la shell non si occupa di espandere i pattern, quindi Mercurial identificherà automaticamente i nomi che sono pattern e li espanderà per voi.</para>
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belaran@976 57 <para id="x_551">Per fornire un pattern al posto di un nome ordinario sulla riga di comando, il meccanismo è semplice:</para>
belaran@976 58 <programlisting>sintassi:corpodelpattern</programlisting>
belaran@976 59 <para id="x_552">Quindi, un pattern viene identificato da una breve stringa di testo che indica il tipo del pattern, seguita dai due punti, seguiti dall&rsquo;effettivo pattern.</para>
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belaran@976 61 <para id="x_553">Mercurial supporta due tipi di sintassi per i pattern. Quello usato più spesso è chiamato <literal>glob</literal>: è lo stesso tipo di pattern usato dalla shell Unix e dovrebbe essere familiare anche agli utenti del prompt dei comandi di Windows.</para>
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belaran@976 63 <para id="x_554">Quando Mercurial effettua la corrispondenza automatica di un pattern su Windows, usa la sintassi <literal>glob</literal>. Quindi, potete omettere il prefisso <quote><literal>glob:</literal></quote> su Windows, ma se volete potete anche usarlo tranquillamente.</para>
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belaran@976 65 <para id="x_555">La sintassi <literal>re</literal> è più potente perché vi permette di specificare i pattern usando le espressioni regolari, indicate a volte con il termine regexp.</para>
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belaran@976 67 <para id="x_556">Notate che, negli esempi che seguono, farò molta attenzione a racchiudere tutti i miei pattern tra caratteri di apice, in modo che non vengano espansi dalla shell prima che Mercurial li veda.</para>
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belaran@976 69 <sect2>
belaran@976 70 <title>I pattern <literal>glob</literal> sullo stile della shell</title>
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belaran@976 72 <para id="x_557">Questa è un&rsquo;introduzione ai tipi di pattern che potete usare quando state cercando una corrispondenza con un pattern di tipo glob.</para>
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belaran@976 74 <para id="x_558">Il carattere <quote><literal>*</literal></quote> corrisponde a qualsiasi stringa all&rsquo;interno di una singola directory.</para>
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belaran@976 76 &interaction.filenames.glob.star;
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belaran@976 78 <para id="x_559">Il pattern <quote><literal>**</literal></quote> corrisponde a qualsiasi stringa e attraversa i confini delle directory. Non è un simbolo di tipo glob standard su Unix, ma viene accettato da diverse shell Unix popolari ed è molto utile.</para>
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belaran@976 80 &interaction.filenames.glob.starstar;
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belaran@976 82 <para id="x_55a">Il pattern <quote><literal>?</literal></quote> corrisponde a qualsiasi carattere singolo.</para>
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belaran@976 84 &interaction.filenames.glob.question;
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belaran@976 86 <para id="x_55b">Il carattere <quote><literal>[</literal></quote> comincia una <emphasis>classe di caratteri</emphasis>. Questo pattern corrisponde a qualsiasi carattere compreso nella classe. La classe viene terminata da un carattere <quote><literal>]</literal></quote>. Una classe può contenere molteplici <emphasis>intervalli</emphasis> della forma <quote><literal>a-f</literal></quote>, che è una abbreviazione per <quote><literal>abcdef</literal></quote>.</para>
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belaran@976 88 &interaction.filenames.glob.range;
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belaran@976 90 <para id="x_55c">Se il primo carattere dopo <quote><literal>[</literal></quote> in una classe di caratteri è <quote><literal>!</literal></quote>, si ottiene l&rsquo;effetto di <emphasis>negare</emphasis> la classe, facendola corrispondere a qualsiasi carattere non compreso nella classe.</para>
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belaran@976 92 <para id="x_55d">Un carattere <quote><literal>{</literal></quote> comincia un gruppo di sottopattern, che trova una corrispondenza se un qualsiasi sottopattern nel gruppo trova una corrispondenza. Il carattere <quote><literal>,</literal></quote> separa i sottopattern e il carattere <quote><literal>}</literal></quote> termina il gruppo.</para>
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belaran@976 94 &interaction.filenames.glob.group;
belaran@976 95
belaran@976 96 <sect3>
belaran@976 97 <title>Fate attenzione!</title>
belaran@976 98
belaran@976 99 <para id="x_55e">Non dimenticate che, se volete trovare corrispondenze a un pattern in qualsiasi directory, non dovreste usare il simbolo <quote><literal>*</literal></quote>, dato che questo troverà corrispondenze solo in una directory, ma dovreste usare il simbolo <quote><literal>**</literal></quote>. Questo piccolo esempio illustra la differenza tra i due.</para>
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belaran@976 101 &interaction.filenames.glob.star-starstar;
belaran@976 102 </sect3>
belaran@976 103 </sect2>
belaran@976 104
belaran@976 105 <sect2>
belaran@976 106 <title>Corrispondenze di espressioni regolari con i pattern <literal>re</literal></title>
belaran@976 107
belaran@976 108 <para id="x_55f">Mercurial accetta la stessa sintassi per le espressioni regolari che viene usata dal linugaggio di programmazione Python (usa internamente il motore di regexp di Python). Questa sintassi è basata su quella del linguaggio Perl, che è il dialetto più popolare attualmente in uso (è anche utilizzato in Java, per esempio).</para>
belaran@976 109
belaran@976 110 <para id="x_560">Non discuterò alcun dettaglio del dialetto di regexp di Mercurial in questo libro, dato che le espressioni regolari non vengono usate molto spesso. Le regexp in stile Perl sono comunque già documentate in maniera esauriente su una moltitudine di siti web e in numerosi libri. Invece, qui mi concentrerò su alcune cose che dovreste sapere se vi trovate ad aver bisogno di usare le espressioni regolari con Mercurial.</para>
belaran@976 111
belaran@976 112 <para id="x_561">Un&rsquo;espressione regolare cerca una corrispondenza con un intero nome di file, relativo alla radice del repository. In altre parole, anche se siete già nella sottodirectory <filename class="directory">foo</filename>, se volete una corrispondenza con i file in questa directory il vostro pattern dovrà cominciare con <quote><literal>foo/</literal></quote>.</para>
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belaran@976 114 <para id="x_562">Una cosa da notare, se avete familiarità con le regexp in stile Perl, è che le espressioni regolari di Mercurial sono <emphasis>vincolate</emphasis>, nel senso che un&rsquo;espressione regolare cerca una corrispondenza partendo sempre dall&rsquo;inizio di una stringa e non da altre posizioni all&rsquo;interno della stringa. Per cercare una corrispondenza in qualsiasi punto della stringa, il vostro pattern deve cominciare con <quote><literal>.*</literal></quote>.</para>
belaran@976 115 </sect2>
belaran@976 116 </sect1>
belaran@976 117
belaran@976 118 <sect1>
belaran@976 119 <title>Filtrare i file</title>
belaran@976 120
belaran@976 121 <para id="x_563">Mercurial non vi fornisce solo una varietà di modi per specificare i file, ma vi permette di vagliare ulteriormente quei file usando i <emphasis>filtri</emphasis>. I comandi che lavorano con i nomi dei file accettano due opzioni di filtraggio.</para>
belaran@976 122 <itemizedlist>
belaran@976 123 <listitem><para id="x_564">L&rsquo;opzione <option role="hg-opt-global">-I</option>, o <option role="hg-opt-global">--include</option>, vi permette di specificare un pattern a cui i nomi dei file devono corrispondere per poter essere elaborati.</para>
belaran@976 124 </listitem>
belaran@976 125 <listitem><para id="x_565">L&rsquo;opzione <option role="hg-opt-global">-X</option>, o <option role="hg-opt-global">--exclude</option>, vi fornisce un modo per <emphasis>evitare</emphasis> di elaborare i file che corrispondono a questo pattern.</para>
belaran@976 126 </listitem></itemizedlist>
belaran@976 127 <para id="x_566">Potete passare più opzioni <option role="hg-opt-global">-I</option> e <option role="hg-opt-global">-X</option> sulla riga di comando e alternarle come preferite. Mercurial interpreta i pattern che riceve usando la sintassi glob per default (ma potete usare le espressioni regolari se ne avete bisogno).</para>
belaran@976 128
belaran@976 129 <para id="x_567">Potete interpretare un filtro <option role="hg-opt-global">-I</option> come una richiesta di <quote>elaborare solo i file che corrispondono a questo filtro</quote>.</para>
belaran@976 130
belaran@976 131 &interaction.filenames.filter.include;
belaran@976 132
belaran@976 133 <para id="x_568">L&rsquo;interpretazione migliore del filtro <option role="hg-opt-global">-X</option> è quella di una richiesta di <quote>elaborare solo i file che non corrispondono a questo pattern</quote>.</para>
belaran@976 134
belaran@976 135 &interaction.filenames.filter.exclude;
belaran@976 136 </sect1>
belaran@976 137
belaran@976 138 <sect1>
belaran@976 139 <title>Ignorare permanentemente file e directory indesiderate</title>
belaran@976 140
belaran@976 141 <para id="x_569">Quando create un nuovo repository, è possibile che nel tempo cresca fino a contenere file che <emphasis>non</emphasis> dovrebbero essere gestiti da Mercurial, ma che non vorreste vedere elencati ogni volta che invocate <command>hg status</command>. Per esempio, i <quote>prodotti di assemblaggio</quote> sono file che vengono creati come parte dell&rsquo;assemblaggio di un progetto ma che non dovrebbero essere gestiti da un sistema di controllo di revisione. I prodotti di assemblaggio più comuni sono i file di elaborazione generati da strumenti software come i compilatori. Un altro esempio sono i file di bloccaggio, i file di lavoro temporanei e i file di backup che gli editor di testo disseminano per le directory e che non ha alcun senso gestire.</para>
belaran@976 142
belaran@976 143 <para id="x_6b4">Per fare in modo che Mercurial ignori permanentemente quei file, create un file chiamato <filename>.hgignore</filename> alla radice del vostro repository. <emphasis>Dovreste</emphasis> registrare questo file tramite <command>hg add</command> in modo che Mercurial ne tenga traccia insieme al resto dei contenuti del vostro repository, dato che anche i vostri collaboratori potrebbero trovarlo utile.</para>
belaran@976 144
belaran@976 145 <para id="x_6b5">Mercurial si aspetta che il file <filename>.hgignore</filename> contenga una lista di espressioni regolari, una per riga. Le righe vuote vengono saltate. La maggior parte delle persone preferisce descrivere i file che vuole ignorare utilizzando la sintassi <quote>glob</quote> che abbiamo descritto in precedenza, quindi un tipico file <filename>.hgignore</filename> comincerà con questa direttiva:</para>
belaran@976 146
belaran@976 147 <programlisting>syntax: glob</programlisting>
belaran@976 148
belaran@976 149 <para id="x_6b6">Questa riga dice a Mercurial di interpretare le righe che seguono come pattern di tipo glob, non espressioni regolari.</para>
belaran@976 150
belaran@976 151 <para id="x_6b7">Ecco un esempio di un tipico file <filename>.hgignore</filename>.</para>
belaran@976 152
belaran@976 153 <programlisting>syntax: glob
belaran@976 154 # Questa riga è un commento e verrà saltata.
belaran@976 155 # Anche le righe vuote vengono saltate.
belaran@976 156
belaran@976 157 # File di backup lasciati dall'editor Emacs.
belaran@976 158 *~
belaran@976 159
belaran@976 160 # File di bloccaggio usati dall'editor Emacs.
belaran@976 161 # Notate che il carattere "#" è preceduto da un backslash.
belaran@976 162 # Questo evita che venga interpretato come l'inizio di un commento.
belaran@976 163 .\#*
belaran@976 164
belaran@976 165 # File temporanei usati dall'editor vim.
belaran@976 166 .*.swp
belaran@976 167
belaran@976 168 # Un file nascosto creato dal Finder di Mac OS X.
belaran@976 169 .DS_Store
belaran@976 170 </programlisting>
belaran@976 171 </sect1>
belaran@976 172
belaran@976 173 <sect1 id="sec:names:case">
belaran@976 174 <title>Sensibilità alle maiuscole</title>
belaran@976 175
belaran@976 176 <para id="x_56a">Se state lavorando in un ambiente di sviluppo misto che contiene sia sistemi Linux (o di tipo Unix) che Mac e Windows, dovreste tenere a mente che questi sistemi trattano le lettere maiuscole (<quote>N</quote> rispetto a <quote>n</quote>) nei nomi dei file in modi incompatibili tra loro. &Egrave; improbabile che questo abbia effetti su di voi ed è facile occuparsene quando succede, ma potrebbe sorprendervi se non lo sapete.</para>
belaran@976 177
belaran@976 178 <para id="x_56b">I sistemi operativi e i file system differiscono nel modo in cui gestiscono le <emphasis>maiuscole</emphasis> dei caratteri nei nomi di file e directory. Esistono tre modi comuni di gestire le maiuscole nei nomi.</para>
belaran@976 179 <itemizedlist>
belaran@976 180 <listitem><para id="x_56c">Completa insensibilità alle maiuscole. Le versioni maiuscole e minuscole di una lettera sono trattate come se fossero identiche, sia quando un file viene creato sia durante i successivi accessi. Questo è il funzionamento comune dei vecchi sistemi basati su DOS.</para>
belaran@976 181 </listitem>
belaran@976 182 <listitem><para id="x_56d">Conservazione delle maiuscole, ma insensibilità a esse. Quando un file o una directory vengono creati, le maiuscole nel loro nome vengono memorizzate e possono essere recuperate e visualizzate dal sistema operativo. Quando un file esistente viene cercato, le maiuscole nel suo nome vengono ignorate. Questa è la situazione standard su Windows e MacOS. I nomi <filename>foo</filename> e <filename>FoO</filename> identificano lo stesso file. Questo trattamento intercambiabile delle lettere maiuscole e minuscole è anche chiamato <emphasis>ripiegamento delle maiuscole</emphasis> (in inglese, case folding).</para>
belaran@976 183 </listitem>
belaran@976 184 <listitem><para id="x_56e">Sensibilità alle maiuscole. Le lettere maiuscole di un nome sono significative in ogni momento. I nomi <filename>foo</filename> e <filename>FoO</filename> identificano due file differenti. Questo è il modo in cui i sistemi Linux e Unix lavorano normalmente.</para>
belaran@976 185 </listitem></itemizedlist>
belaran@976 186
belaran@976 187 <para id="x_56f">Su sistemi di tipo Unix è possibile avere uno qualsiasi o tutti e tre i modi di gestire le maiuscole in azione allo stesso tempo. Per esempio, se usate Linux per operare su una chiave USB formattata con un file system FAT32, il sistema operativo gestirà i nomi su quel file system in modo da conservare le maiuscole senza essere sensibile a esse.</para>
belaran@976 188
belaran@976 189 <sect2>
belaran@976 190 <title>Memorizzazione del repository sicura e portabile</title>
belaran@976 191
belaran@976 192 <para id="x_570">Il meccanismo di memorizzazione dei repository Mercurial è <emphasis>sicuro per le maiuscole</emphasis>. Traduce i nomi dei file in modo che possano essere memorizzati senza problemi sia su file system sensibili alle maiuscole sia su quelli insensibili alle maiuscole. Questo significa che, per esempio, potete usare i normali strumenti per la copia di file per trasferire un repository Mercurial su una chiave USB, e spostare la chiave e il repository avanti e indietro tra un Mac, un PC con Windows e una macchina Linux senza problemi.</para>
belaran@976 193
belaran@976 194 </sect2>
belaran@976 195 <sect2>
belaran@976 196 <title>Riconoscere i conflitti tra maiuscole e minuscole</title>
belaran@976 197
belaran@976 198 <para id="x_571">Quando opera sulla directory di lavoro, Mercurial segue la politica di denominazione del file system su cui la directory di lavoro si trova. Se il file system conserva le maiuscole ma è insensibile a esse, Mercurial tratterà i nomi che differiscono solo per le maiuscole come se fossero uguali.</para>
belaran@976 199
belaran@976 200 <para id="x_572">&Egrave; importante ricordare che questo approccio permette di eseguire su un file system sensibile alle maiuscole (tipicamente Linux o Unix) il commit di un changeset che creerà problemi per gli utenti di file system insensibili alle maiuscole (di solito Windows e MacOS). Se un utente Linux inserisce nel repository le modifiche a due file, uno chiamato <filename>miofile.c</filename> e l&rsquo;altro chiamato <filename>MioFile.c</filename>, questi file verranno memorizzati correttamente. E gli stessi file verranno correttamente rappresentati come due file separati nella directory di lavoro di altri utenti Linux.</para>
belaran@976 201
belaran@976 202 <para id="x_573">Se un utente Windows o Mac estrae questo changeset, inizialmente non avrà alcun problema, perché il meccanismo di memorizzazione di un repository Mercurial è sicuro per le maiuscole. Tuttavia, appena tenta di aggiornare la directory di lavoro a quel changeset tramite <command role="hg-cmd">hg update</command>, o di unire il proprio lavoro con quel changeset tramite <command role="hg-cmd">hg merge</command>, Mercurial individuerà il conflitto tra i due nomi di file che il file system tratterebbe come lo stesso nome e impedirà all&rsquo;aggiornamento o all&rsquo;unione di avvenire.</para>
belaran@976 203 </sect2>
belaran@976 204
belaran@976 205 <sect2>
belaran@976 206 <title>Correggere un conflitto tra maiuscole e minuscole</title>
belaran@976 207
belaran@976 208 <para id="x_574">Se state usando Windows o Mac in un ambiente misto dove alcuni dei vostri collaboratori usano Linux o Unix, e Mercurial riporta un conflitto di ripiegamento delle maiuscole quando provate a eseguire <command role="hg-cmd">hg update</command> o <command role="hg-cmd">hg merge</command>, la procedura per correggere il problema è semplice.</para>
belaran@976 209
belaran@976 210 <para id="x_575">Trovate la macchina Linux o Unix più vicina, clonatevi il repository problematico e usate il comando <command role="hg-cmd">hg rename</command> di Mercurial per cambiare i nomi di qualsiasi file o directory che crea complicazioni, in modo da non causare più alcun conflitto di ripiegamento delle maiuscole. Inserite queste modifiche nel repository, eseguite <command role="hg-cmd">hg pull</command> o <command role="hg-cmd">hg push</command> attraverso i vostri sistemi Windows o MacOS e usate <command role="hg-cmd">hg update</command> per aggiornare la directory di lavoro alla revisione che contiene i nomi senza conflitti.</para>
belaran@976 211
belaran@976 212 <para id="x_576">Il changeset con i nomi in conflitto rimarrà nella cronologia del vostro progetto e non sarete comunque in grado di usare <command role="hg-cmd">hg update</command> per aggiornare la directory di lavoro a quel changeset su un sistema Windows o MacOS, ma potrete continuare a sviluppare senza impedimenti.</para>
belaran@976 213 </sect2>
belaran@976 214 </sect1>
belaran@976 215 </chapter>