# HG changeset patch # User Giulio@puck # Date 1247067575 -7200 # Node ID 5a3725bde11e7994e428ff754dbd27c65a12b73d # Parent c6c57a987eb63b498af93683a450ab3136bd6823 Big revision of Ch.5. diff -r c6c57a987eb6 -r 5a3725bde11e it/ch05-daily.xml --- a/it/ch05-daily.xml Mon Jul 06 19:54:08 2009 +0200 +++ b/it/ch05-daily.xml Wed Jul 08 17:39:35 2009 +0200 @@ -3,82 +3,82 @@ L'uso quotidiano di Mercurial - Dire a Mercurial di quali file tenere traccia - - Mercurial non lavora con i file nel vostro repository a meno che voi non gli diciate di gestirli. Il comando hg status vi dirà quali file Mercurial non conosce; usa un ? per mostrare tali file. + Aggiungere file a un repository Mercurial + + Mercurial non lavora con i file nel vostro repository a meno che voi non gli diciate di gestirli. Il comando hg status vi dirà quali sono i file che Mercurial non conosce, usando un ? per mostrare tali file. Per dire a Mercurial di tenere traccia di un file, usate il comando hg add. Una volta che avete aggiunto un file, la voce per quel file nell'elenco visualizzato da hg status cambia da ? a A. &interaction.daily.files.add; - Dopo aver eseguito hg commit, i file che avete aggiunto prima dell'inserimento non verranno più elencati dal comando hg status. La ragione per questo è che di default, hg status vi segnala solo i file interessanti&emdash;quelli che avete (per esempio) modificato, rimosso, o rinominato. Se avete un repository che contiene miglia di file, vorrete raramente sapere qualcosa dei file che Mercurial ha già registrato ma che non sono cambiati. (Potete comunque ottenere questa informazione, come vedremo più avanti.) - - Una volta che aggiungete un file, Mercurial non fa nulla con quello immediatamente. Invece, scatterà una fotografia dello stato del file la prossima volta che eseguirete un commit. Poi continuerà a tenere traccia dei cambiamenti che apportate al file ogni volta che effettuate un commit, fino a quando non rimuovete il file. + Dopo aver eseguito hg commit, i file che avete aggiunto prima dell'inserimento non verranno più elencati dal comando hg status, perché il comportamento predefinito di hg status è quello di segnalarvi solo i file interessanti come quelli che avete (per esempio) modificato, rimosso, o rinominato. Se avete un repository che contiene migliaia di file, vorrete raramente sapere qualcosa dei file che Mercurial ha già registrato ma che non sono cambiati. (Potete comunque ottenere questa informazione, come vedremo più avanti.) + + Mercurial non agisce immediatamente su un file che avete appena aggiunto, ma scatterà una fotografia dello stato del file la prossima volta che eseguirete un commit. Poi continuerà a tenere traccia dei cambiamenti che apportate al file ogni volta che eseguite un commit, fino a quando non rimuoverete il file. Designazione esplicita o implicita dei file - Un comportamento utile che Mercurial ha è che se passate un nome di una directory a un comando, ogni comando Mercurial tratterà questo come Voglio operare su ogni file in questa directory e nelle sue sottodirectory. + Se passate un nome di una directory a un comando, ogni comando Mercurial interpreterà opportunamente questa azione come la richiesta di operare su ogni file in questa directory e nelle sue sottodirectory. &interaction.daily.files.add-dir; - Notate in questo esempio che Mercurial ha stampato i nomi dei file che ha aggiunto, laddove non ha fatto così quando abbiamo aggiunto il file chiamato myfile.txt nell'esempio precedente. - - Quello che sta succedendo è che nel primo caso, abbiamo esplicitamente designato il file da aggiungere sulla linea di comando. L'assunzione fatta da Mercurial in questi casi è che sappiamo quello che stiamo facendo, per cui non stampa alcun ~output~. - - Tuttavia, quando implichiamo i nomi dei file dando il nome di una directory, Mercurial compie il passo aggiuntivo di stampare il nome di ogni file con cui fa qualcosa. Questo rende più chiaro ciò che sta succedendo e riduce la probabilità di una sorpresa sgradita e silenziosa. Questo comportamento è comune alla maggior parte dei comandi Mercurial. + Notate che, in questo esempio, Mercurial ha stampato i nomi dei file che ha aggiunto, mentre non lo ha fatto quando abbiamo aggiunto il file myfile.txt nell'esempio precedente. + + Questo accade perché, nel primo esempio, abbiamo esplicitamente designato il file da aggiungere sulla linea di comando. In questi casi, Mercurial assume che sappiamo ciò che stiamo facendo, per cui non stampa alcuna informazione. + + Tuttavia, quando implichiamo i nomi dei file dando il nome di una directory, Mercurial compie il passo aggiuntivo di stampare il nome di ogni file su cui agisce. Questo rende più chiaro ciò che sta succedendo e riduce la probabilità di una sorpresa sgradita e silenziosa. La maggior parte dei comandi Mercurial si comporta in questo modo. Mercurial registra i file, non le directory - Mercurial non tiene traccia delle informazioni sulle directory. Invece, tiene traccia del percorso di un file. Prima di creare un file, come prima cosa crea tutte le directory mancanti che ne compongono il percorso. Dopo che ha cancellato un file, cancella ogni directory vuota che faceva parte del percorso del file cancellato. Questa sembra una distinzione insignificante, ma ha una minore conseguenza pratica: non è possibile rappresentare una directory completamente vuota in Mercurial. - - Le directory vuote sono raramente utili, e ci sono soluzioni non invadenti che potete usare per ottenere un effetto appropriato. Quindi, gli sviluppatori di Mercurial hanno sentito che la complessità che sarebbe stata richiesta per gestire le directory vuote non valesse il limitato beneficio che questa funzionalità avrebbe portato. - - Se avete bisogno di una directory vuota nel vostro repository, ci sono alcuni modi per ottenerla. Uno di questi è quello di creare una directory, poi di usare hg add per aggiungere un file nascosto a quella directory. Sui sistemi di tipo Unix, qualsiasi file il cui nome comincia con un punto (.) viene considerato nascosto dalla maggior parte dei comandi e dalle applicazioni con interfaccia grafica. Questo approccio è illustrato qui di seguito. + Mercurial non tiene traccia delle informazioni sulle directory, ma tiene traccia del percorso di un file. Prima di creare un file, crea tutte le directory mancanti che ne compongono il percorso. Dopo che ha cancellato un file, cancella ogni directory vuota che faceva parte del percorso del file cancellato. Questa sembra una distinzione irrilevante, ma ha una conseguenza pratica di secondaria importanza: Mercurial non vi permette di rappresentare una directory completamente vuota. + + Le directory vuote sono raramente utili, e ci sono soluzioni non invadenti che potete usare per ottenere un effetto appropriato. Quindi, gli sviluppatori di Mercurial hanno deciso che la complessità che sarebbe stata richiesta per gestire le directory vuote non valesse il limitato beneficio che questa funzionalità avrebbe portato. + + Se avete bisogno di una directory vuota nel vostro repository, ci sono alcuni modi per ottenerla. Uno dei modi possibili è quello di creare una directory e usare hg add per aggiungere un file nascosto a quella directory. Sui sistemi di tipo Unix, ogni file il cui nome comincia con un punto (.) viene considerato nascosto dalla maggior parte dei comandi e dalle applicazioni con interfaccia grafica. Questo approccio è illustrato qui di seguito. &interaction.daily.files.hidden; - Un altro modo per fronteggiare il bisogno di una directory vuota è semplicemente quello di crearne una nel vostro script automatico di ~build~ nel momento in cui ne avete bisogno. - - - - - Come smettere di tenere traccia di un file - - Una volta che avete deciso che un file non appartiene più al vostro repository, usate il comando hg remove. Questo cancella il file e dice a Mercurial di non tenerne più traccia (cosa che avverrà nel prossimo commit). Un file rimosso viene rappresentato nell'elenco prodotto da hg status con una R. + Un altro modo per soddisfare il bisogno di una directory vuota è semplicemente quello di farla creare al vostro script automatico di costruzione del progetto nel momento in cui ne avete bisogno. + + + + + Come rimuovere un file dal repository + + Una volta che avete deciso che un file non appartiene più al vostro repository, usate il comando hg remove. Questo comando cancella il file e dice a Mercurial di non tenerne più traccia (cosa che avverrà nel prossimo commit). Un file rimosso viene rappresentato con una R nell'elenco prodotto da hg status. &interaction.daily.files.remove; - Dopo che avete rimosso un file tramite hg remove, Mercurial non terrà più traccia di quel file anche se ricreate un file con lo stesso nome nella vostra directory di lavoro. Se ricreate effettivamente un file con lo stesso nome e volete che Mercurial registri il nuovo file, usate semplicemente hg add. Mercurial saprà che il nuovo file non è in alcun modo legato al vecchio file con lo stesso nome. + Dopo che avete rimosso un file tramite hg remove, Mercurial non terrà più traccia di quel file anche se ricreate un file con lo stesso nome nella vostra directory di lavoro. Se ricreate davvero un file con lo stesso nome e volete che Mercurial registri il nuovo file, usate semplicemente hg add. Mercurial saprà che il nuovo file non è in alcun modo legato al vecchio file con lo stesso nome. La rimozione di un file non ha effetti sulla sua cronologia. È importante capire che la rimozione di un file ha solo due effetti. - Rimuove la versione corrente del file dalla directory di lavoro. + Cancella la versione corrente del file dalla directory di lavoro. - Ferma Mercurial dal tenere traccia dei cambiamenti al file, dal momento del commit successivo. + Induce Mercurial a smettere di tenere traccia dei cambiamenti al file dal commit successivo in poi. La rimozione di un file non altera la cronologia del file in alcun modo. - Se aggiornate la directory di lavoro a un changeset che era stato inserito quando stava ancora tenendo traccia del file che più tardi avete rimosso, il file riapparirà nella directory di lavoro, con i contenuti che aveva quando avete inserito quel changeset. Se poi aggiornate la directory di lavoro a un changeset successivo, in cui il file è stato rimosso, Mercurial rimuoverà ancora una volta il file dalla directory di lavoro. + Se aggiornate la directory di lavoro a un changeset che era stato inserito quando Mercurial stava ancora tenendo traccia del file che più tardi avete rimosso, il file riapparirà nella directory di lavoro con i contenuti che aveva quando avete inserito quel changeset. Se poi aggiornate la directory di lavoro a un changeset successivo in cui il file è stato rimosso, Mercurial cancellerà ancora una volta il file dalla directory di lavoro. File mancanti - Mercurial considera mancante un file che avete cancellato senza usare hg remove. Un file mancante viene rappresentato con ! nell'elenco mostrato da hg status. Di solito, i comandi Mercurial non fanno nulla con i file mancanti. + Mercurial considera mancante un file che avete cancellato senza usare hg remove. Un file mancante viene rappresentato con ! nell'elenco mostrato da hg status. Di solito, i comandi Mercurial non agiscono mai sui file mancanti. &interaction.daily.files.missing; - Se il vostro repository contiene un file che hg status riporta come mancante, e volete che il file rimanga assente, potete eseguire hg remove in ogni momento più tardi, per dire a Mercurial che volevate effettivamente rimuovere il file. + Se il vostro repository contiene un file che hg status riporta come mancante, e volete che il file rimanga assente, potete eseguire hg remove in qualsiasi momento, per dire a Mercurial che volevate effettivamente rimuovere il file. &interaction.daily.files.remove-after; - D'altra parte, se avete cancellato il file mancante per errore, date al comando hg revert il nome del file da recuperare. Il file riapparirà, senza alcun cambiamento. + D'altra parte, se avete cancellato il file mancante per errore, passate al comando hg revert il nome del file da recuperare e il file riapparirà senza alcun cambiamento. &interaction.daily.files.recover-missing; @@ -86,17 +86,17 @@ Digressione: perché dire esplicitamente a Mercurial di rimuovere un file? - Potreste chiedervi perché Mercurial richiede che gli diciate esplicitamente che state cancellando un file. Nelle prime fasi di sviluppo, Mercurial vi permetteva di cancellare un file nel modo che preferivate; avrebbe notato l'assenza del file automaticamente quando avreste successivamente eseguito hg commit, e avrebbe smesso di tenere traccia del file. In pratica, questo rendeva troppo facile rimuovere un file accidentalmente senza accorgersene. - - - - Utile scorciatoia&emdash;aggiungere e rimuovere file in un unico passo - - Mercurial offre un comando combinato chiamato hg addremove che aggiunge i file non ancora registrati e segnala i file mancanti come rimossi. + Potreste chiedervi perché Mercurial vi costringe a dirgli esplicitamente che state cancellando un file. Nelle prime fasi di sviluppo, Mercurial vi permetteva di cancellare un file nel modo che preferivate: avrebbe notato automaticamente l'assenza del file durante la successiva esecuzione di hg commit e avrebbe smesso di tenerne traccia. In pratica, questo modo di operare rendeva troppo facile rimuovere accidentalmente un file senza accorgersene. + + + + Utile scorciatoia&emdash;aggiungere e rimuovere i file in un unico passo + + Mercurial fornisce il comando combinato hg addremove per aggiungere i file non ancora registrati e segnare i file mancanti come rimossi. &interaction.daily.files.addremove; - Il comando hg commit fornisce anche un'opzione che effettua questo stesso aggiungi-e-rimuovi, immediatamente seguito da un commit. + Il comando hg commit offre anche un'opzione che effettua la stessa operazione di aggiunta-e-rimozione, immediatamente seguita da un commit. &interaction.daily.files.commit-addremove; @@ -105,7 +105,7 @@ Copiare i file - Mercurial fornisce un comando hg copy che vi permette di creare una nuova copia di un file. Quando copiate un file usando questo comando, Mercurial registra il fatto che il nuovo file è una copia del file originale e tratta queste copie in maniera speciale quando unite il vostro lavoro con quello di qualcun altro. + Mercurial fornisce un comando hg copy che vi permette di creare una nuova copia di un file. Quando copiate un file usando questo comando, Mercurial registra il fatto che il nuovo file è una copia del file originale e tratta i file copiati in maniera speciale quando unite il vostro lavoro con quello di qualcun altro. I risultati di una copia durante un'unione @@ -114,7 +114,7 @@ &interaction.daily.copy.init; - Abbiamo bisogno di fare del lavoro in parallelo, in modo da avere qualcosa da incorporare. Quindi cloniamo il nostro repository. + Abbiamo bisogno di fare alcune modifiche in parallelo, in modo da avere due cambiamenti da unire tra loro. Quindi cloniamo il nostro repository. &interaction.daily.copy.clone; @@ -130,17 +130,17 @@ &interaction.daily.copy.status-copy; - Ora, tornando al repository che abbiamo clonato, apportiamo un cambiamento in parallelo. Aggiungeremo una riga di contenuto al file originale che abbiamo creato. + Ora, tornando al repository che abbiamo clonato, apportiamo un cambiamento in parallelo. Aggiungeremo una riga al contenuto del file originale che abbiamo creato. &interaction.daily.copy.other; - Ora abbiamo un file modificato in questo repository. Quando estraiamo i cambiamenti dal primo repository e uniamo le due teste, Mercurial propagherà i cambiamenti che abbiamo apportato localmente a file nella sua copia, new-file. + Ora abbiamo un file modificato in questo repository. Quando estraiamo i cambiamenti dal primo repository e uniamo le due teste, Mercurial propagherà i cambiamenti che abbiamo apportato localmente a file nella sua copia new-file. &interaction.daily.copy.merge; - Perché i cambiamenti dovrebbeo seguire le copie? + Perché i cambiamenti dovrebbero seguire le copie? Questo comportamento&emdash;dei cambiamenti a un file che si propagano alle copie del file&emdash;potrebbe sembrare esoterico, ma nella maggior parte dei casi è altamente desiderabile. @@ -148,29 +148,29 @@ La seconda cosa da sapere è che le modifiche si propagheranno alla copia solo se il changeset da cui state incorporando le modifiche non ha ancora visto la copia. - Il motivo per cui Mercurial si comporta in questo modo è il seguente. Diciamo che correggo un bug importante in un file sorgente e inserisco i miei cambiamenti nel repository. Nel frattempo, voi avete deciso di eseguire hg copy per fare una copia del file nel vostro repository, senza sapere del bug o aver visto la correzione, e avete cominciato a lavorare sulla vostra copia del file. - - Se aveste estratto e incorporato i miei cambiamenti, e Mercurial non avesse propagato i cambiamenti attraverso le copie, il vostro nuovo file sorgente ora conterrebbe il bug, e a meno che voi sapeste come propagare la correzione a mano, il bug rimarrebbe nella vostra copia del file. + Il motivo per cui Mercurial si comporta in questo modo è il seguente. Diciamo che io correggo un bug importante in un file sorgente e inserisco i miei cambiamenti nel repository. Nel frattempo, voi avete deciso di eseguire hg copy per fare una copia del file nel vostro repository, senza sapere del bug o aver visto la correzione, e avete cominciato a lavorare sulla vostra copia del file. + + Se dopo aver estratto e incorporato le mie modifiche Mercurial non avesse propagato i cambiamenti attraverso le copie, il vostro nuovo file sorgente ora conterrebbe il bug e, a meno che voi non sapeste come propagare la correzione a mano, il bug rimarrebbe nella vostra copia del file. Propagando automaticamente le modifiche che hanno corretto il bug dal file originale alla copia, Mercurial previene questo tipo di problemi. A quanto ne so, Mercurial è l'unico sistema di controllo di revisione che propaga i cambiamenti verso le copie in questo modo. - Una volta che la vostra cronologia dei cambiamenti contiene la registrazione che la copia e la successiva unione sono avvenute, di solito non c'è ulteriore bisogno di propagare cambiamenti dal file originale al file copiato, e questo è il motivo per cui Mercurial propaga i cambiamenti verso le copie durante la prima unione, e non successivamente. + Una volta che la vostra cronologia dei cambiamenti contiene la registrazione che la copia e la successiva unione sono avvenute, di solito non c'è più bisogno di propagare cambiamenti dal file originale al file copiato. Questo è il motivo per cui Mercurial propaga i cambiamenti verso le copie solo durante la prima unione ma non successivamente. Come <emphasis>evitare</emphasis> che i cambiamenti seguano una copia - Se, per qualche ragione, decidete che questo affare di propagare automaticamente i cambiamenti verso le copie non fa per voi, utilizzate il normale comando per la copia dei file fornito dal vostro sistema (cp per i sistemi di tipo Unix) per fare la copia di un file, poi aggiungete a mano la nuova copia invocando hg add. Prima di farlo, però, rileggete la e prendete una decisione informata sulla appropriatezza di questo comportamento nel vostro caso specifico. + Se per qualche ragione decidete che questa faccenda di propagare automaticamente i cambiamenti verso le copie non fa per voi, utilizzate il normale comando per la copia dei file fornito dal vostro sistema (cp per i sistemi di tipo Unix) per effettuare la copia di un file, poi aggiungete a mano la nuova copia invocando hg add. Prima di farlo, però, rileggete la e prendete una decisione informata sulla validità di questo comportamento nel vostro caso specifico. Il comportamento del comando <command role="hg-cmd">hg copy</command> - Quando usate il comando hg copy, Mercurial esegue la copia di ogni file sorgente nello stato in cui si trova nella directory di lavoro in quel momento. Questo significa che se fate alcune modifiche a un file, poi lo copiate tramite hg copy senza prima aver inserito quelle modifiche nel repository, anche la nuova copia conterrà le modifiche che avete apportato fino a quel momento. (Trovo che questo comportamento sia leggermente controintuitivo ed è per questo che lo menziono qui.) + Quando usate il comando hg copy, Mercurial esegue la copia di qualsiasi file sorgente contenuto nella directory di lavoro nello stato in cui si trova in quel momento. Questo significa che, se fate alcune modifiche a un file e poi lo copiate tramite hg copy senza prima aver inserito quelle modifiche nel repository, anche la nuova copia conterrà le modifiche che avete apportato fino a quel momento. (Trovo che questo comportamento sia leggermente controintuitivo ed è per questo che lo menziono qui.) Il comando hg copy agisce in maniera simile al comando Unix cp (potete usare l'alias hg cp se preferite). Dobbiamo fornirgli due o più argomenti, di cui l'ultimo viene trattato come destinazione e tutti gli altri vengono trattati come sorgenti. - Se invocate hg copy con un singolo file come sorgente, e la destinazione non esiste, il comando crea un nuovo file con quel nome. + Se invocate hg copy con un singolo file come sorgente e la destinazione non esiste, il comando crea un nuovo file con quel nome. &interaction.daily.copy.simple; @@ -186,7 +186,7 @@ &interaction.daily.copy.dir-src-dest; - Come con il comando hg remove, se copiate un file manualmente e poi volete far sapere a Mercurial che avete copiato il file, usate semplicemente l'opzione per hg copy. + Come con il comando hg remove, se copiate un file manualmente e poi volete informare Mercurial di avere copiato il file, usate semplicemente l'opzione per hg copy. &interaction.daily.copy.after; @@ -195,7 +195,7 @@ Rinominare i file - È molto più comune avere bisogno di rinominare un file piuttosto che copiarlo. La ragione per cui ho discusso il comando hg copy prima di parlare di come rinominare i file è che Mercurial tratta un cambiamento di nome essenzialmente nello stesso modo di una copia. Perciò, sapere cosa fa Mercurial qunado copiate un file vi dice che cosa aspettarvi quando rinominate un file. + È molto più comune avere bisogno di rinominare un file piuttosto che copiarlo. La ragione per cui ho discusso il comando hg copy prima di parlare di come rinominare i file è che Mercurial tratta un cambiamento di nome essenzialmente nello stesso modo di una copia. Perciò, se sapete cosa fa Mercurial quando copiate un file, sapete anche cosa aspettarvi quando rinominate un file. Quando usate il comando hg rename, Mercurial crea una copia di ogni file sorgente, poi li cancella e segnala i file come rimossi. @@ -205,28 +205,28 @@ &interaction.daily.rename.status; - Come con i risultati del comando hg copy, dobbiamo dare l'opzione al comando hg status per vedere che il file aggiunto viene considerato da Mercurial come una copia del file originale ora rimosso. + Come accade per i risultati del comando hg copy, dobbiamo dare l'opzione al comando hg status per vedere Mercurial considera il file aggiunto come una copia del file originale ora rimosso. &interaction.daily.rename.status-copy; - Come con hg remove e hg copy, potete informare Mercurial del cambiamento di nome dopo che il fatto è avvenuto usando l'opzione option. Nella maggior parte degli altri aspetti, il comportamento del comando hg rename e le opzioni che accetta sono simili a quelli del comando hg copy. + Come con hg remove e hg copy, potete usare l'opzione per informare Mercurial del cambiamento di nome dopo che il fatto è avvenuto. Nella maggior parte degli altri aspetti, il comportamento del comando hg rename e le opzioni che accetta sono simili a quelli del comando hg copy. Se avete familiarità con la riga di comando Unix, sarete contenti di sapere che il comando hg rename può essere invocato come hg mv. Rinominare i file e unire i cambiamenti - Dato che i cambiamenti di nome in Mercurial sono implementati come copia-e-rimuovi, la stessa propagazione dei cambiamenti avviene quando unite dopo un cambiamento di nome che dopo una copia. - - Se io modifico un file e voi lo rinominate e poi uniamo i nostri rispettivi cambiamenti, le mie modifiche al file sotto il suo nome originale verranno propagate al file sotto il suo nuovo nome. (Questo è qualcosa che potreste aspettarvi che funzioni e basta ma in realtà non tutti i sistemi di controllo di revisione lo fanno.) - - Sebbene avere i cambiamenti che seguono una copia è una funzionalità dove potreste forse annuire e dire sì, questo potrebbe essere utile, deve essere chiaro che averli che seguono un cambiamento di nome è assolutamente importante. Senza questa agevolazione, sarebbe semplicemente troppo facile per i cambiamenti venire abbandonati quando i file vengono rinominati. + Dato che Mercurial rinomina i file tramite un'operazione di copia-e-rimozione, i cambiamenti vengono propagati allo stesso modo quando effettuate un'unione sia dopo aver copiato un file che dopo averlo rinominato. + + Se io modifico un file e voi lo rinominate e poi uniamo i nostri rispettivi cambiamenti, le mie modifiche al file con il suo nome originale verranno propagate al file con il suo nuovo nome. (Vi potreste aspettare che questo funzioni e basta ma in realtà non tutti i sistemi di controllo di revisione lo fanno.) + + Sebbene la propagazione dei cambiamenti alle copie sia una funzionalità che potreste approvare dicendo sì, questo potrebbe essere utile, deve essere chiaro che propagare i cambiamenti ai file rinominati è assolutamente importante. Senza questo meccanismo, i cambiamenti a un file si potrebbero perdere con troppa facilità quando il file viene rinominato. Cambiamenti di nome divergenti e unioni - Il caso dei nomi divergenti accade quando due sviluppatori cominciano con un file&emdash;chiamiamolo foo&emdash;nei loro rispettivi repository. + Il caso dei nomi divergenti si verifica quando due sviluppatori cominciano con un file&emdash;chiamiamolo foo&emdash;nei loro rispettivi repository. &interaction.rename.divergent.clone; @@ -240,11 +240,11 @@ Mi piace pensare a questo come a un conflitto perché entrambi gli sviluppatori hanno espresso intenzioni differenti a proposito di come il file dovrebbe essere chiamato. - Cosa pensate che dovrebbe accadere quando uniscono il loro lavoro? Il reale comportamento di Mercurial è quello di preservare sempre entrambi i nomi quando unisce changeset che contengono cambiamenti di nome divergenti. + Cosa pensate che dovrebbe accadere quando uniscono il loro lavoro? L'effettivo comportamento di Mercurial è quello di preservare sempre entrambi i nomi quando unisce changeset che contengono cambiamenti di nome divergenti. &interaction.rename.divergent.merge; - Notate che, se anche Mercurial vi avverte del cambiamento di nome divergente, lascia che siate voi a risolvere la divergenza dopo l'unione. + Notate che, sebbene Mercurial vi avverta del cambiamento di nome divergente, lascia che siate voi a riconciliare la divergenza dopo l'unione. @@ -256,7 +256,7 @@ Altri casi particolari legati ai nomi - Mercurial ha un bug permanente che gli impedisce di portare a termine un'unione dove una parte contiene un file con un certo nome mentre l'altra contiene una directory con lo stesso nome. Questo è documentato come problema 29. + Mercurial soffre di un bug noto da tempo che gli impedisce di portare a termine un'unione in cui una parte contiene un file con un certo nome mentre l'altra contiene una directory con lo stesso nome. Questo è documentato come problema 29. &interaction.issue29.go; @@ -266,11 +266,11 @@ Rimediare agli errori - Mercurial possiede alcuni utili comandi che vi aiuteranno a rimediare ad alcuni errori comuni. - - Il comando hg revert vi permette di annullare i cambiamenti che avete apportato alla vostra directory di lavoro. Per esempio, se avete aggiunto un file invocando hg add per errore, vi basta eseguire hg revert con il nome del file che avete aggiunto, e il file non verrà toccato in alcun modo e non sarà più registrato per essere aggiunto da Mercurial. Potete anche usare hg revert per disfarvi di cambiamenti sbagliati apportati a un file. - - È vantaggioso ricordare che il comando hg revert è utile per i cambiamenti che non avete ancora inserito. Una volta che avete inserito un cambiamento, se decidete che è stato un errore potete ancora fare qualcosa, sebbene le vostre opzioni siano molto più limitate. + Mercurial possiede alcuni comandi utili che vi aiuteranno a rimediare a diversi errori comuni. + + Il comando hg revert vi permette di annullare i cambiamenti che avete apportato alla vostra directory di lavoro. Per esempio, se avete aggiunto un file invocando hg add per errore, vi basta eseguire hg revert con il nome del file che avete aggiunto e il file non verrà toccato in alcun modo né sarà più registrato per essere aggiunto da Mercurial. Potete anche usare hg revert per disfarvi di cambiamenti sbagliati apportati a un file. + + È utile ricordare che il comando hg revert serve per i cambiamenti che non avete ancora inserito. Una volta che avete inserito un cambiamento, se decidete che è stato un errore potete ancora fare qualcosa, sebbene le vostre opzioni siano molto più limitate. Per maggiori informazioni sul comando hg revert e dettagli su come trattare i cambiamenti che avete gia inserito, leggete la FIXME. @@ -279,9 +279,9 @@ Affrontare unioni complesse - In un progetto grande o complicato, non è inusuale che l'unione tra due changeset risulti in qualche mal di testa. Supponete che ci sia un file sorgente di grandi dimensioni che è stato ampiamente modificato da entrambe le parti di un'unione: quasi inevitabilmente, questo risulterà in conflitti, alcuni dei quali potrebbero volerci alcuni tentativi per risolverli. - - Costruiamoci un semplice esempio di questo e vediamo come affrontarlo. Cominceremo con un repository contenente un file e lo cloneremo due volte. + In un progetto grande o complicato, può capitare che l'unione tra due changeset provochi qualche mal di testa. Supponete che ci sia un file sorgente di grandi dimensioni che è stato ampiamente modificato da entrambe le parti di un'unione: quasi inevitabilmente, questo risulterà in conflitti, alcuni dei quali potrebbero avere bisogno di più di un tentativo per venire risolti. + + Costruiamoci un semplice esempio di questa eventualità e vediamo come affrontarlo. Cominceremo con un repository contenente un file e lo cloneremo due volte. &interaction.ch04-resolve.init; @@ -301,37 +301,37 @@ &interaction.ch04-resolve.heads; - Normalmente, se eseguissimo il comando hg merge a questo punto, ci presenterebbe un'applicazione grafica che ci permetterebbe di riconciliare manualmente le modifiche in conflitto su myfile.txt. Tuttavia, per semplificare le cose ai fini della presentazione, vorremmo invece che l'unione fallisse immediatamente. Ecco un modo in cui possiamo farlo. + Normalmente, se eseguissimo il comando hg merge a questo punto, ci verrebbe presentata un'applicazione grafica tramite la quale riconciliare manualmente le modifiche in conflitto su myfile.txt. Tuttavia, per semplificare le cose ai fini della presentazione, vorremmo invece che l'unione fallisse immediatamente. Ecco un modo in cui possiamo farlo. &interaction.ch04-resolve.export; - Abbiamo chiesto al meccanismo di unione di Mercurial di eseguire il comando false (che, come desideriamo, fallisce immediatamente) se si accorge di un'unione che non è in grado di risolvere automaticamente. - - Se ora lanciamo hg merge, dovrebbe fermarsi e riportare un fallimento. + Abbiamo chiesto al meccanismo di unione di Mercurial di eseguire il comando false (che, come desideriamo, fallisce immediatamente) se si accorge di non riuscire a risolvere un'unione automaticamente. + + Se ora lanciamo hg merge, il comando dovrebbe fermarsi e riportare un fallimento. &interaction.ch04-resolve.merge; - Se anche non abbiamo notato che l'unione è fallita, Mercurial eviterà di farci accidentalmente inserire i risultati di un'unione fallita. + Se anche non avessimo notato che l'unione è fallita, Mercurial eviterà di farci accidentalmente inserire nel repository i risultati di un'unione fallita. &interaction.ch04-resolve.cifail; - Quando hg commit fallisce in questo caso, suggerisce di usare il comando hg resolve a noi sconosciuto. Come al solito, hg help resolve stamperà un'utile sinossi. + In questo caso, hg commit fallisce e ci suggerisce di usare il comando hg resolve, che noi ancora non conosciamo. Come al solito, hg help resolve stamperà una pratica sinossi. Gli stati di risoluzione di un file - Quando avviene un'unione, di solito la maggior parte dei file rimarrà tale e quale. Per ogni file per cui deve fare qualcosa, Mercurial terrà traccia del suo stato. + Quando avviene un'unione, di solito la maggior parte dei file rimarrà tale e quale. Mercurial terrà traccia dello stato di ogni file su cui deve operare. - Un file risolto è stato unito con successo, automaticamente da Mercurial oppure con un intervento umano. + Un file risolto è stato unito con successo, o automaticamente da Mercurial o con un intervento umano. - Un file irrisolto non è stato unito con successo e necessità di ulteriori attenzioni. + Un file irrisolto non è stato unito con successo e necessita di ulteriori attenzioni. - Se Mercurial vede un qualsiasi file nello stato irrisolto dopo un'unione, considera l'unione come fallita. Fortunatamente, non abbiamo bisogno di ricominciare l'intera unione da zero. + Se Mercurial vede un qualsiasi file nello stato irrisolto dopo un'unione, considera fallita l'unione. Fortunatamente, non abbiamo bisogno di ricominciare l'intera unione da zero. L'opzione o per il comando hg resolve mostra lo stato di ogni file coinvolto in un'unione. @@ -343,22 +343,22 @@ Risolvere un'unione di file - Abbiamo diverse opzioni per muovere un file dallo stato irrisolto a quello risolto. Quella di gran lunga più comune consiste nell'eseguire nuovamente hg resolve. Se passiamo i nomi di singoli file o directory, il comando riproverà a unire i file irrisolti presenti in quelle ubicazioni. Possiamo anche passare l'opzione o , che riproverà a unire tutti i file irrisolti. - - Mercurial ci permette anche di modificare direttamente lo stato di risoluzione di un file. Possiamo manualmente contrassegnare un file come risolto usando l'opzione , o come irrisolto usando l'opzione . Questo ci consente di ripulire a mano un'unione particolarmente confusa e di tenere traccia dei nostri progressi con ogni file man mano che procediamo. + Abbiamo diverse opzioni per far passare un file dallo stato irrisolto a quello risolto. Quella di gran lunga più comune consiste nell'eseguire nuovamente hg resolve. Se passiamo i nomi di singoli file o directory, il comando riproverà a unire i file irrisolti presenti in quelle ubicazioni. Possiamo anche passare l'opzione o per riprovare a unire tutti i file irrisolti. + + Mercurial ci permette anche di modificare direttamente lo stato di risoluzione di un file. Possiamo contrassegnare manualmente un file come risolto usando l'opzione o come irrisolto usando l'opzione . Questo ci consente di ripulire a mano un'unione particolarmente confusa e di tenere traccia dei nostri progressi con ogni file man mano che procediamo. Formati di diff più utili - L'uscita di default del comando hg diff è compatibile all'indietro con il normale comando diff, ma questo presenta alcuni svantaggi. - - Considerate il caso in cui usiamo hg rename per rinominare un file. + Il formato predefinito del testo stampato dal comando hg diff è compatibile all'indietro con il normale comando diff, ma questo presenta alcuni svantaggi. + + Considerate il caso in cui si utilizzi hg rename per rinominare un file. &interaction.ch04-diff.rename.basic; - Il risultato di hg diff mostrato qui sopra oscura il fatto che abbiamo semplicemente rinominato un file. Il comando hg diff accetta l'opzione o per usare un formato di diff più nuovo che mostra queste informazioni in una forma più leggibile. + Il risultato di hg diff mostrato qui sopra offusca il fatto che abbiamo semplicemente rinominato un file. Il comando hg diff accetta l'opzione o per usare un formato di diff più nuovo che presenta queste informazioni in una forma più leggibile. &interaction.ch04-diff.rename.git; @@ -366,7 +366,7 @@ &interaction.ch04-diff.chmod; - Il normale comando diff non fa attenzione di permessi dei file, e questo è il motivo per cui hg diff non stampa nulla di default. Se forniamo al comando l'opzione , ci dice che cos'è realmente accaduto. + Il normale comando diff non fa attenzione di permessi dei file, perciò la semplice invocazione di hg diff non stampa nulla. Se però utilizziamo l'opzione , il comando ci dice che cos'è realmente accaduto. &interaction.ch04-diff.chmod.git; @@ -374,42 +374,42 @@ Quali file gestire e quali file evitare - I sistemi di controllo di revisione sono generalmente migliori a gestire file di testo che sono scritti da esseri umani, come il codice sorgente, dove i file non cambiano molto da una revisione all'altra. Alcuni sistemi centralizzati di controllo di revisione possono anche affrontare abbastanza bene i file binari, come immagini bitmap. - - Per esempio, il gruppo di sviluppo di un gioco dovrà tipicamente gestire sia il proprio codice sorgente sia i propri asset binari (e.g. dati geometrici, texture, schemi di mappe) in un sistema di controllo di revisione. - - Dato che di solito è impossibile unire due modifiche in conflitto a un file binario, i sistemi centralizzati spesso forniscono un meccanismo di bloccaggio dei file che permette a un utente di dire sono la sola persona che può modificare questo file. - - Confrontato con un sistema centralizzato, un sistema distribuito di controllo di revisione modifica alcuni dei fattori che guidano le decisioni su quali file gestire e come. - - Per esempio, un sistema distribuito di controllo di revisione non può, per la sua natura, offrire un meccanismo di bloccaggio dei file. Qunidi non c'è alcun meccanismo predefinito per evitare che due persone apportino cambiamenti in conflitto a un file binario. Se avete un gruppo dove diverse persone potrebbero modificare frequentemente i file binari, potrebbe non essere una buona idea impiegare Mercurial&emdash;o un qualsiasi altro sistema distribuito di controllo di revisione&emdash;per gestire quei file. - - Quando memorizza le modifiche a un file, di solito Mercurial salva solo le differenze tra la versione corrente del file e quella precedente. Per la maggior parte dei file di testo, questo si rivela estremamente efficiente. Tuttavia, alcuni file (in particolare i file binari) sono costruiti in modo tale che persino un piccolo cambiamento al contenuto logico del file risulta nel cambiamento di molti o della maggior parte dei byte contenuti nel file. Per esempio, i file compressi sono particolarmente suscettibili a questo. Se le differenze tra ogni versione successiva di un file sono sempre grandi, Mercurial non riuscirà a memorizzare la cronologia del file in maniera molto efficiente. Questo potrebbe avere effetti sia sul bisogno di spazio di memorizzazione locale sia sulla quantità di tempo che viene impiegata per clonare un repository. - - Per avere un'idea di come questo potrebbe riguardarvi nella pratica, supponete di voler usare Mercurial per gestire un documento OpenOffice. OpenOffice memorizza i documenti su disco sotto forma di file zip compressi. Modificate anche solo una lettera nel vostro documento in OpenOffice e quasi ogni byte nell'intero file cambieranno quando lo salverete. Ora supponete che quel file sia di 2MB. Dato che la maggior parte del file cambia ogni volta che lo salvate, Mercurial dovrà memorizzare tutti i 2MB del file ogni volta che eseguite un commit, anche se dal vostro punto di vista forse solo poche parole vengono cambiate ogni volta. Un singolo file modificato frequentemente che non rispetti amichevolmente le assunzioni dei meccanismi di memorizzazione di Mercurial può facilmente avere un effetto fuori misura sulle dimensioni del repository. - - Anche peggio, se voi e qualcun altro modificate il documento OpenOffice su cui state lavorando, non c'è alcun modo utile di effettuare un'unione tra le diverse versioni. In effetti, non c'è nemmeno un buon modo di capire quali sono le differenze tra i vostri rispettivi cambiamenti. - - Quindi, ci sono alcune chiare raccomandazioni sui tipi di file con i quali dovete fare molta attenzione. + Generalmente, i sistemi di controllo di revisione danno il meglio nella gestione dei file di testo scritti da esseri umani, come il codice sorgente, i cui file non cambiano molto da una revisione all'altra. Alcuni sistemi centralizzati di controllo di revisione possono anche destreggiarsi abbastanza bene con i file binari, come le immagini bitmap. + + Per esempio, gli sviluppatori di un gioco dovranno tipicamente gestire sia il proprio codice sorgente sia le proprie risorse binarie (e.g. dati geometrici, texture, schemi di mappe) attraverso un sistema di controllo di revisione. + + Dato che di solito è impossibile unire due modifiche a un file binario in conflitto tra loro, spesso i sistemi centralizzati forniscono un meccanismo di bloccaggio dei file che permette a un utente di dire sono la sola persona che può modificare questo file. + + Rispetto a un sistema centralizzato, un sistema distribuito di controllo di revisione modifica alcuni dei fattori che guidano le decisioni su quali file gestire e come gestirli. + + Per esempio, un sistema distribuito di controllo di revisione non può, per sua natura, offrire un meccanismo di bloccaggio dei file. Quindi non esiste alcun meccanismo predefinito per evitare che due persone apportino cambiamenti in conflitto a un file binario. Se fate parte di un gruppo in cui diverse persone potrebbero modificare frequentemente i file binari, potrebbe non essere una buona idea impiegare Mercurial&emdash;o un qualsiasi altro sistema distribuito di controllo di revisione&emdash;per gestire quei file. + + Quando memorizza le modifiche a un file, di solito Mercurial salva solo le differenze tra la versione corrente del file e quella precedente. Per la maggior parte dei file di testo questo approccio si rivela estremamente efficiente. Tuttavia, alcuni file (in particolare i file binari) sono costruiti in modo tale che persino una piccola modifica al contenuto logico del file risulta nel cambiamento di molti o della maggior parte dei byte contenuti nel file. Per esempio, i file compressi sono particolarmente sensibili a questo effetto. Se le differenze tra ogni versione di un file e la successiva sono sempre grandi, Mercurial non riuscirà a memorizzare la cronologia del file in maniera molto efficiente. Questo potrebbe avere effetti sia sul bisogno di spazio di memorizzazione locale sia sulla quantità di tempo che viene impiegata per clonare un repository. + + Per avere un'idea di come questo problema potrebbe riguardarvi nella pratica, supponete di voler usare Mercurial per gestire un documento OpenOffice. OpenOffice memorizza i documenti su disco sotto forma di file zip compressi. Modificate anche solo una lettera nel vostro documento in OpenOffice e quasi ogni byte nell'intero file cambierà quando lo salverete. Ora supponete che le dimensioni di quel file siano di 2MB. Dato che la maggior parte del file cambia ogni volta che lo salvate, Mercurial dovrà memorizzare tutti i 2MB del file ogni volta che eseguite un commit, anche se dal vostro punto di vista forse solo poche parole vengono cambiate ogni volta. Un singolo file modificato frequentemente che non rispetti le assunzioni dei meccanismi di memorizzazione di Mercurial può facilmente avere un effetto fuori misura sulle dimensioni del repository. + + Anche peggio, se due di voi modificano il documento OpenOffice su cui state lavorando, non c'è alcun modo utile di effettuare un'unione tra le diverse versioni. In effetti, non c'è nemmeno un buon modo di capire quali sono le differenze tra i vostri rispettivi cambiamenti. + + Quindi, ci sono alcune chiare raccomandazioni da fare sui tipi di file ai quali dovete stare molto attenti. I file che sono molto grandi e incomprimibili, e.g. le immagini ISO dei CD-ROM, renderanno la clonazione attraverso la rete molto lenta semplicemente a causa delle loro dimensioni. - I file che cambiano parecchio da una revisoine alla successiva potrebbero essere costosi da memorizzare se li modificate frequentemente, e i conflitti causati da modifiche in parallelo potrebbero essere difficili da risolvere. + I file che cambiano parecchio da una revisione alla successiva potrebbero essere costosi da memorizzare se li modificate frequentemente, e i conflitti causati da modifiche in parallelo a questi file potrebbero essere difficili da risolvere. - Backup e ~mirroring~ - - Dato che Mercurial mantiene una copia completa della cronologia in ogni clone, chiunque usi Mercurial per collaborare su un progetto può potenzialmente agire come una sorgente di backup nell'eventualità di una catastrofe. Se un repository centrale diventa inaccessibile, potete costruire un rimpiazzo semplicemente clonando la copia del repository da un collaboratore ed estraendo qualsiasi cambiamento che potrebbe non aver visto da altre persone. - - È semplice usare Mercurial per effettuare backup ~off-site~ e mirror remoti. Impostate un ~job~ periodico (e.g. tramite il comando cron) su un server remoto per estrarre i cambiamenti dai vostri repository principali ogni ora. Questo sarà complicato solo nell'improbabile caso in cui il numero di repository principali che mantenete cambia frequentemente, caso in cui avrete bisogno di usare uno script per programmare l'aggiornamento della lista dei repository di cui fare il backup. - - Se effettuate un backup tradizionale dei vostri repository principali su nastro o disco e volete fare il backup di un repository chiamato myrepo, usate il comando hg clone -U myrepo myrepo.bak per creare un clone di myrepo prima di cominciare i vostri backup. L'opzione non estrae una directory di lavoro dopo che la clonazione si è conclusa, dato che sarebbe superfluo e renderebbe più lungo il backup. + Realizzare backup e mirror + + Dato che Mercurial mantiene una copia completa della cronologia in ogni clone, chiunque usi Mercurial per collaborare su un progetto può potenzialmente agire come una sorgente di backup nell'eventualità di una catastrofe. Se un repository centrale diventa inaccessibile, potete costruire un rimpiazzo semplicemente clonando una copia del repository da un collaboratore ed estraendo dai repository di altre persone qualsiasi cambiamento che quella copia potrebbe non avere visto. + + Usare Mercurial per effettuare backup separati e mirror remoti è piuttosto semplice. Impostate un'attività periodica (e.g. tramite il comando cron) su un server remoto per estrarre i cambiamenti dai vostri repository principali ogni ora. Questa operazione sarà complicata solo nell'improbabile caso in cui il numero di repository principali che mantenete cambi frequentemente, eventualità che potrete affrontare utilizzando uno script per programmare l'aggiornamento della lista dei repository di cui fare il backup. + + Se effettuate un backup tradizionale dei vostri repository principali su nastro o su disco e volete fare il backup di un repository chiamato myrepo, usate il comando hg clone -U myrepo myrepo.bak per creare un clone di myrepo prima di cominciare a registrare i vostri backup. L'opzione evita di popolare la directory di lavoro dopo che la clonazione si è conclusa, dato che sarebbe superfluo e renderebbe più lungo il backup. Se poi effettuate il backup di myrepo.bak invece di myrepo, avrete la garanzia di possedere una fotografia consistente del vostro repository a cui nessuno sviluppatore insonne trasmetterà i propri cambiamenti nel bel mezzo di un'operazione di backup.