hgbook

annotate it/ch14-hgext.xml @ 825:739b5231c13b

More minor changes to Ch.1.
author Giulio@puck
date Sat Aug 15 22:40:31 2009 +0200 (2009-08-15)
parents 16c50eea5366
children 1856c2f4835c
rev   line source
Giulio@767 1 <chapter id="chap:hgext">
Giulio@767 2 <?dbhtml filename="aggiungere-funzionalità-con-le-estensioni.html"?>
Giulio@767 3 <title>Aggiungere funzionalità con le estensioni</title>
Giulio@767 4
Giulio@774 5 <para id="x_4fe">Se da una parte il nucleo di Mercurial è piuttosto completo dal punto di vista delle funzionalità, dall'altra è deliberatamente privo di caratteristiche ornamentali. Questo approccio orientato a preservare la semplicità mantiene il software facile da maneggiare sia per chi ne cura la manutenzione sia per chi lo usa.</para>
Giulio@774 6
Giulio@813 7 <para id="x_4ff">Tuttavia, Mercurial non vi vincola a usare un insieme di comandi immutabile: potete aggiungere nuove funzioni a Mercurial sotto forma di <emphasis>estensioni</emphasis> (talvolta note come <emphasis>plugin</emphasis>). Abbiamo già discusso alcune di queste estensioni nei capitoli precedenti.</para>
Giulio@767 8 <itemizedlist>
Giulio@767 9 <listitem><para id="x_500">La <xref linkend="sec:tour-merge:fetch"/> parla dell'estensione <literal role="hg-ext">fetch</literal>, che combina l'estrazione di nuovi cambiamenti e la loro unione con i cambiamenti locali in un singolo comando, <command role="hg-ext-fetch">fetch</command>.</para>
Giulio@767 10 </listitem>
Giulio@774 11 <listitem><para id="x_501">Nel <xref linkend="chap:hook"/>, abbiamo parlato di diverse estensioni le cui funzioni sono utilizzabili sotto forma di hook: <literal role="hg-ext">acl</literal> aggiunge le liste di controllo d'accesso, <literal role="hg-ext">bugzilla</literal> aggiunge l'integrazione con il sistema Bugzilla per la gestione dei bug e <literal role="hg-ext">notify</literal> invia email di notifica in reazione all'inserimento di nuovi cambiamenti.</para>
Giulio@774 12 </listitem>
Giulio@774 13 <listitem><para id="x_502">L'estensione Mercurial Queues per la gestione delle patch è talmente importante da meritare due capitoli e un'appendice interamente dedicati: il <xref linkend="chap:mq"/> copre le nozioni di base, il <xref linkend="chap:mq-collab"/> ne discute gli argomenti avanzati e l'<xref linkend="chap:mqref"/> tratta ogni comando nei dettagli.</para>
Giulio@767 14 </listitem>
Giulio@767 15 </itemizedlist>
Giulio@767 16
Giulio@774 17 <para id="x_503">In questo capitolo, parleremo di alcune delle altre estensioni disponibili per Mercurial e tratteremo brevemente alcuni dei meccanismi che avrete bisogno di conoscere se volete scrivere le vostre estensioni.</para>
Giulio@767 18 <itemizedlist>
Giulio@774 19 <listitem><para id="x_504">Nella <xref linkend="sec:hgext:inotify"/>, discuteremo la possibilità di <emphasis>enormi</emphasis> miglioramenti delle prestazioni tramite l'uso dell'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal>.</para>
Giulio@767 20 </listitem>
Giulio@767 21 </itemizedlist>
Giulio@767 22
Giulio@767 23 <sect1 id="sec:hgext:inotify">
Giulio@767 24 <title>Migliorare le prestazioni con l'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal></title>
Giulio@767 25
Giulio@774 26 <para id="x_505">Siete interessati a ottenere esecuzioni fino a cento volte più veloci per alcune delle più comuni operazioni compiute da Mercurial? Continuate a leggere!</para>
Giulio@774 27
Giulio@804 28 <para id="x_506">Le prestazioni di Mercurial sono tipicamente eccellenti. Per esempio, quando invocate il comando <command role="hg-cmd">hg status</command>, Mercurial deve esaminare quasi ogni file e directory nel vostro repository in modo da mostrare lo stato dei file. Molti altri comandi Mercurial devono fare lo stesso lavoro dietro le quinte: per esempio, il comando <command role="hg-cmd">hg diff</command> usa il meccanismo dello stato per evitare costose operazioni di confronto su file che ovviamente non sono stati modificati.</para>
Giulio@804 29
Giulio@804 30 <para id="x_507">Dato che ottenere lo stato di un file è un'operazione cruciale per raggiungere buone prestazioni, gli autori di Mercurial hanno ottimizzato il più possibile questo codice. Tuttavia, quando invocate <command role="hg-cmd">hg status</command>, Mercurial dovrà necessariamente effettuare almeno una costosa chiamata di sistema per ogni file registrato in modo da determinare se è stato modificato dall'ultima volta che Mercurial ha controllato. Per repository di dimensioni sufficientemente grandi, questa operazione può durare molto tempo.</para>
Giulio@774 31
Giulio@774 32 <para id="x_508">Per esprimere numericamente la vastità di questo effetto, ho creato un repository contenente 150.000 file registrati e ho cronometrato <command role="hg-cmd">hg status</command> per scoprire che impiega dieci secondi a terminare, anche quando <emphasis>nessuno</emphasis> di quei file è stato modificato.</para>
Giulio@774 33
Giulio@774 34 <para id="x_509">Molti sistemi operativi moderni contengono utilità di notifica per i file. Se un programma si registra al servizio appropriato, il sistema operativo lo avvertirà ogni volta che un file di interesse viene creato, modificato, o cancellato. Sui sistemi Linux, il componente del kernel che si occupa di questa funzione si chiama <literal>inotify</literal>.</para>
Giulio@774 35
Giulio@804 36 <para id="x_50a">L'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal> di Mercurial interagisce con il componente <literal>inotify</literal> per ottimizzare l'esecuzione di <command role="hg-cmd">hg status</command>. Questa estensione ha due componenti. Un demone viene eseguito in background e riceve le notifiche dal sottosistema <literal>inotify</literal>, accettando connessioni anche dai normali comandi Mercurial. L'estensione modifica il comportamento di Mercurial in modo che, invece di esaminare il file system, interroghi il demone. Dato che il demone possiede informazioni esatte sullo stato del repository, può rispondere istantaneamente con un risultato, evitando il bisogno di esaminare tutti i file e le directory nel repository.</para>
Giulio@767 37
Giulio@767 38 <para id="x_50b">Ricordate i dieci secondi che ho misurato come il tempo impiegato dal solo Mercurial per eseguire <command role="hg-cmd">hg status</command> su un repository di 150.000 file? Con l'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal> abilitata, il tempo è sceso a 0.1 secondi, più veloce di un fattore <emphasis>cento</emphasis>.</para>
Giulio@767 39
Giulio@767 40 <para id="x_50c">Prima di continuare, vi prego di fare attenzione ad alcuni avvertimenti.</para>
Giulio@767 41 <itemizedlist>
Giulio@767 42 <listitem><para id="x_50d">L'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal> è specifica per Linux. Dato che si interfaccia direttamente con il sottosistema <literal>inotify</literal> del kernel di Linux, non funziona su altri sistemi operativi.</para>
Giulio@767 43 </listitem>
Giulio@813 44 <listitem><para id="x_50e">L'estensione dovrebbe funzionare su qualsiasi distribuzione Linux rilasciata dopo i primi mesi del 2005. &Egrave; probabile che le distribuzioni più vecchie includano un kernel a cui manca <literal>inotify</literal>, o una versione di <literal>glibc</literal> senza il necessario supporto di interfaccia.</para>
Giulio@774 45 </listitem>
Giulio@774 46 <listitem><para id="x_50f">Non tutti i file system sono adatti per essere usati con l'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal>. I file system di rete come NFS sono fuori gioco, per esempio, in particolare se state eseguendo Mercurial su diversi sistemi che montano lo stesso file system di rete. Il sistema <literal>inotify</literal> del kernel non ha alcun modo di sapere quali cambiamenti sono avvenuti su un altro sistema. La maggior parte dei file system locali (e.g. ext3, XFS, ReiserFS) dovrebbe andare bene.</para>
Giulio@767 47 </listitem></itemizedlist>
Giulio@767 48
Giulio@774 49 <para id="x_510">A maggio 2007,<!--<footnote><para id="x_ffd">FIXME The <literal role="hg-ext">inotify</literal> extension is bundled with Mercurial since Mercurial 1.0!</para></footnote>--> l'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal> non viene ancora distribuita con Mercurial, quindi è un po' più complicata da installare rispetto ad altre estensioni. Ma il miglioramento delle prestazioni ne vale la pena!</para>
Giulio@774 50
Giulio@774 51 <para id="x_511">Attualmente, l'estensione è divisa in due parti: un insieme di patch al codice sorgente di Mercurial e una libreria di interfaccia Python al sottosistema <literal>inotify</literal>.</para>
Giulio@767 52 <note>
Giulio@774 53 <para id="x_512">Esistono <emphasis>due</emphasis> librerie di interfaccia Python per <literal>inotify</literal>. Una è chiamata <literal>pyinotify</literal> ed è inclusa in alcune distribuzioni Linux sotto il nome <literal>python-inotify</literal>. Questa <emphasis>non</emphasis> è quella di cui avete bisogno, dato che è troppo inefficiente e piena di problemi per essere pratica.</para>
Giulio@767 54 </note>
Giulio@767 55 <para id="x_513">Per cominciare, è meglio avere già installata una copia funzionante di Mercurial.</para>
Giulio@767 56 <note>
Giulio@774 57 <para id="x_514">Se seguite le istruzioni qui sotto, finirete per <emphasis>sostituire</emphasis> e sovrascrivere qualsiasi installazione esistente di Mercurial possiate già avere, usando l'ultima versione <quote>sperimentale</quote> di Mercurial. Non dite che non siete stati avvertiti!</para>
Giulio@767 58 </note>
Giulio@767 59 <orderedlist>
Giulio@774 60 <listitem><para id="x_515">Clonate il repository della libreria di interfaccia Python per <literal>inotify</literal>. Assemblate il software e installatelo.</para>
Giulio@767 61 <programlisting>hg clone http://hg.kublai.com/python/inotify
Giulio@767 62 cd inotify
Giulio@767 63 python setup.py build --force
Giulio@767 64 sudo python setup.py install --skip-build</programlisting>
Giulio@767 65 </listitem>
Giulio@774 66 <listitem><para id="x_516">Clonate il repository Mercurial <filename class="directory">crew</filename>. Clonate il repository di patch per <literal role="hg-ext">inotify</literal> in modo che Mercurial Queues sia in grado di applicare le patch alla vostra copia del repository <filename class="directory">crew</filename>.</para>
Giulio@767 67 <programlisting>hg clone http://hg.intevation.org/mercurial/crew
Giulio@767 68 hg clone crew inotify
Giulio@767 69 hg clone http://hg.kublai.com/mercurial/patches/inotify inotify/.hg/patches</programlisting>
Giulio@767 70 </listitem>
Giulio@774 71 <listitem><para id="x_517">Assicuratevi di aver abilitato <literal role="hg-ext">mq</literal>, l'estensione Mercurial Queues. Se non avete mai usato MQ, leggete la <xref linkend="sec:mq:start"/> per una rapida introduzione.</para>
Giulio@774 72 </listitem>
Giulio@774 73 <listitem><para id="x_518">Posizionatevi nel repository <filename class="directory">inotify</filename> e applicate tutte le patch per l'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal> usando l'opzione <option role="hg-ext-mq-cmd-qpush-opt">-a</option> del comando <command role="hg-ext-mq">qpush</command>.</para>
Giulio@767 74 <programlisting>cd inotify
Giulio@767 75 hg qpush -a</programlisting>
Giulio@767 76 </listitem>
Giulio@774 77 <listitem><para id="x_519">Se ottenete un messaggio di errore da <command role="hg-ext-mq">qpush</command>, dovreste fermarvi e chiedere aiuto.</para>
Giulio@774 78 </listitem>
Giulio@774 79 <listitem><para id="x_51a">Assemblate e installate la versione modificata di Mercurial.</para>
Giulio@767 80 <programlisting>python setup.py build --force
Giulio@767 81 sudo python setup.py install --skip-build</programlisting>
Giulio@767 82 </listitem>
Giulio@767 83 </orderedlist>
Giulio@774 84 <para id="x_51b">Una volta che avete assemblato una versione adeguatamente modificata di Mercurial, tutto ciò che dovete fare per abilitare l'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal> è aggiungere una voce al vostro file <filename role="special">~/.hgrc</filename>.</para>
Giulio@774 85 <programlisting>[extensions]
Giulio@774 86 inotify =</programlisting>
Giulio@804 87 <para id="x_51c">Quando l'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal> è abilitata, Mercurial avvierà il demone in maniera automatica e trasparente la prima volta che invocherete un comando che ha bisogno di conoscere lo stato dei file nel repository. Mercurial esegue un demone di stato per ogni repository.</para>
Giulio@804 88
Giulio@804 89 <para id="x_51d">Il demone di stato viene avviato silenziosamente ed eseguito in background. Se osservate la lista dei processi in esecuzione e invocate alcuni comandi in repository differenti dopo aver abilitato l'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal>, vedrete alcuni processi <literal>hg</literal> in attesa di aggiornamenti dal kernel e di richieste da Mercurial.</para>
Giulio@774 90
Giulio@774 91 <para id="x_51e">La prima volta che invocate un comando Mercurial in un repository dopo aver abilitato l'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal>, il comando verrà eseguito con quasi le stesse prestazioni di un normale comando Mercurial. Questo accade perché il demone di stato deve effettuare una normale scansione di stato in modo da avere un rilevamento di base su cui applicare gli aggiornamenti successivi provenienti dal kernel. Tuttavia, <emphasis>ogni</emphasis> comando successivo che effettua qualunque tipo di controllo sullo stato dovrebbe essere visibilmente più veloce persino su repository di dimensioni abbastanza modeste. Ancora meglio, più grande è il vostro repository, più grande sarà il vantaggio che vedrete sulle prestazioni. Il demone <literal role="hg-ext">inotify</literal> rende le operazioni di stato quasi istantanee su repository di tutte le dimensioni!</para>
Giulio@774 92
Giulio@774 93 <para id="x_51f">Se preferite, potete avviare manualmente un demone di stato usando il comando <command role="hg-ext-inotify">inserve</command>, che vi permette di controllare in maniera leggermente più accurata le modalità di esecuzione del demone. Naturalmente, questo comando sarà disponibile solo nel caso in cui l'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal> sia abilitata.</para>
Giulio@774 94
Giulio@813 95 <para id="x_520">Quando state usando l'estensione <literal role="hg-ext">inotify</literal>, non dovreste notare <emphasis>nessuna differenza</emphasis> nel comportamento di Mercurial, con la sola eccezione dei comandi relativi allo stato, che vengono eseguiti molto più velocemente di quanto accadeva di solito. Dovreste espressamente aspettarvi che i comandi non stampino messaggi differenti né restituiscano risultati differenti. Se una di queste situazioni si verifica, vi prego di segnalare il bug.</para>
Giulio@767 96
Giulio@767 97 </sect1>
Giulio@767 98 <sect1 id="sec:hgext:extdiff">
Giulio@767 99 <title>Supporto flessibile per i diff con l'estensione <literal role="hg-ext">extdiff</literal></title>
Giulio@767 100
Giulio@784 101 <para id="x_521">Il comando predefinito di Mercurial <command role="hg-cmd">hg diff</command> stampa il testo semplice di diff unificati.</para>
Giulio@767 102
Giulio@767 103 &interaction.extdiff.diff;
Giulio@767 104
Giulio@774 105 <para id="x_522">Nel caso desideraste usare uno strumento esterno per visualizzare le modifiche, vorrete usare l'estensione <literal role="hg-ext">extdiff</literal>, che vi permetterà di impiegare, per esempio, uno strumento di diff grafico.</para>
Giulio@774 106
Giulio@774 107 <para id="x_523">L'estensione <literal role="hg-ext">extdiff</literal> è inclusa in Mercurial, quindi è facile da installare. Per abilitare l'estensione, vi basta aggiungere una voce di una riga nella sezione <literal role="rc-extensions">extensions</literal> del vostro file <filename role="special">~/.hgrc</filename>.</para>
Giulio@767 108 <programlisting>[extensions]
Giulio@767 109 extdiff =</programlisting>
Giulio@784 110 <para id="x_524">Questa estensione introduce un comando chiamato <command role="hg-ext-extdiff">extdiff</command>, il cui comportamento predefinito è quello di usare il comando <command>diff</command> del vostro sistema per generare un diff unificato allo stesso modo del comando <command
Giulio@767 111 role="hg-cmd">hg diff</command> predefinito.</para>
Giulio@767 112
Giulio@767 113 &interaction.extdiff.extdiff;
Giulio@767 114
Giulio@774 115 <para id="x_525">I risultati non saranno esattamente gli stessi ottenibili con le diverse versioni del comando predefinito <command role="hg-cmd">hg diff</command>, perché i risultati del comando <command>diff</command> variano da un sistema all'altro, persino quando gli vengono passate le stesse opzioni.</para>
Giulio@774 116
Giulio@774 117 <para id="x_526"><!--Come indica la riga <quote><literal>making snapshot</literal></quote> stampata qui sopra, -->Il comando <command role="hg-ext-extdiff">extdiff</command> funziona creando due fotografie <!--(in inglese, snapshot)-->del vostro albero sorgente. La prima fotografia è quella della revisione sorgente, la seconda è quella della revisione destinazione o della directory di lavoro. Il comando <command role="hg-ext-extdiff">extdiff</command> genera queste fotografie in una directory temporanea, passa il nome di ogni directory di fotografia a un visualizzatore di diff esterno, poi cancella la directory temporanea. Per lavorare in modo più efficiente, il comando fotografa solo le directory e i file che sono stati modificati tra le due revisioni.</para>
Giulio@774 118
Giulio@774 119 <para id="x_527">Il nome delle directory di fotografia è uguale al nome base del vostro repository. Se il percorso del vostro repository è <filename class="directory">/quux/bar/foo</filename>, allora <filename class="directory">foo</filename> sarà il nome di ognuna delle directory di fotografia. Nel caso sia appropriato, ogni nome di directory di fotografia termina con il proprio identificatore di changeset. Se la fotografia è quella della revisione <literal>a631aca1083f</literal>, la directory verrà chiamata <filename class="directory">foo.a631aca1083f</filename>. Una fotografia della directory di lavoro non terminerà con un identificatore di changeset, quindi in questo esempio il suo nome sarebbe semplicemente <filename class="directory">foo</filename>. Per vedere come questo appare in pratica, osservate ancora l'esempio di <command role="hg-ext-extdiff">extdiff</command> precedente. Notate che il diff contiene i nomi delle directory di fotografia nella propria intestazione.</para>
Giulio@774 120
Giulio@774 121 <para id="x_528">Il comando <command role="hg-ext-extdiff">extdiff</command> accetta due importanti opzioni. L'opzione <option role="hg-ext-extdiff-cmd-extdiff-opt">-p</option> vi permette di scegliere un programma diverso da <command>diff</command> con cui visualizzare le differenze. Con l'opzione <option role="hg-ext-extdiff-cmd-extdiff-opt">-o</option>, potete cambiare le opzioni che <command role="hg-ext-extdiff">extdiff</command> passa al programma (le opzioni predefinite sono <quote><literal>-Npru</literal></quote>, che hanno senso solo se state invocando <command>diff</command>). Sotto altri aspetti, il comando <command role="hg-ext-extdiff">extdiff</command> agisce in modo simile al comando predefinito <command role="hg-cmd">hg diff</command>: si usano gli stessi nomi di opzione, la stessa sintassi e gli stessi argomenti per specificare le revisioni che volete, i file che volete, e così via.</para>
Giulio@774 122
Giulio@784 123 <para id="x_529">Per esempio, ecco come invocare il normale comando <command>diff</command> di sistema per fargli generare diff contestuali (usando l'opzione <option role="cmd-opt-diff">-c</option>) invece di diff unificati e per fargli mostrare cinque righe di contesto invece delle tre predefinite (passandogli <literal>5</literal> come argomento per l'opzione <option role="cmd-opt-diff">-C</option>).</para>
Giulio@767 124
Giulio@767 125 &interaction.extdiff.extdiff-ctx;
Giulio@767 126
Giulio@804 127 <para id="x_52a">Lanciare uno strumento di diff visuale è altrettanto facile. Ecco come invocare il visualizzatore <command>kdiff3</command>.</para>
Giulio@767 128 <programlisting>hg extdiff -p kdiff3 -o</programlisting>
Giulio@767 129
Giulio@774 130 <para id="x_52b">Se il comando che usate per visualizzare i diff non gestisce le directory, potete facilmente aggirare questo problema con un minimo di programmazione. Consultate la <xref linkend="mq-collab:tips:interdiff"/> per vedere un esempio di un programma simile in azione con l'estensione <literal role="hg-ext">mq</literal> e il comando <command>interdiff</command>.</para>
Giulio@767 131
Giulio@767 132 <sect2>
Giulio@767 133 <title>Definire alias per i comandi</title>
Giulio@767 134
Giulio@774 135 <para id="x_52c">Potrebbe essere scomodo ricordare le opzioni sia per il comando <command role="hg-ext-extdiff">extdiff</command> che per il visualizzatore di diff che volete usare, quindi l'estensione <literal role="hg-ext">extdiff</literal> vi permette di definire <emphasis>nuovi</emphasis> comandi che invocheranno il vostro visualizzatore di diff con le opzioni giuste.</para>
Giulio@774 136
Giulio@813 137 <para id="x_52d">Tutto quello che dovete fare è modificare il vostro file <filename role="special">~/.hgrc</filename> aggiungendo una sezione chiamata <literal role="rc-extdiff">extdiff</literal> dove potete definire vari comandi. Ecco come aggiungere un comando <literal>kdiff3</literal>. Una volta che lo avete definito, potete digitare <quote><literal>hg kdiff3</literal></quote> e l'estensione <literal role="hg-ext">extdiff</literal> lancerà <command>kdiff3</command> per voi.</para>
Giulio@767 138 <programlisting>[extdiff]
Giulio@767 139 cmd.kdiff3 =</programlisting>
Giulio@813 140 <para id="x_52e">Se lasciate vuota la parte destra della definizione, come qui sopra, l'estensione <literal role="hg-ext">extdiff</literal> usa il nome del comando che avete definito come il nome del programma esterno da usare. Ma questi nomi non devono necessariamente essere uguali. Qui di seguito definiamo un comando chiamato <quote><literal>hg pippo</literal></quote> che invoca <command>kdiff3</command>.</para>
Giulio@767 141 <programlisting>[extdiff]
Giulio@813 142 cmd.pippo = kdiff3</programlisting>
Giulio@767 143
Giulio@774 144 <para id="x_52f">Potete anche specificare le opzioni predefinite con cui volete invocare il vostro programma di visualizzazione di diff. Il prefisso da usare è <quote><literal>opts.</literal></quote>, seguito dal nome del comando a cui applicare le opzioni. Questo esempio definisce un comando <quote><literal>hg vimdiff</literal></quote> che esegue l'estensione <literal>DirDiff</literal> dell'editor <command>vim</command>.</para>
Giulio@767 145 <programlisting>[extdiff]
Giulio@767 146 cmd.vimdiff = vim
Giulio@767 147 opts.vimdiff = -f '+next' '+execute "DirDiff" argv(0) argv(1)'</programlisting>
Giulio@767 148
Giulio@767 149 </sect2>
Giulio@767 150 </sect1>
Giulio@767 151 <!--
Giulio@767 152 <sect1 id="sec:hgext:transplant">
Giulio@767 153 <title>Cherrypicking changes with the <literal
Giulio@767 154 role="hg-ext">transplant</literal> extension</title>
Giulio@767 155
Giulio@767 156 <para id="x_530">Need to have a long chat with Brendan about this.</para>
Giulio@767 157
Giulio@767 158 </sect1>
Giulio@767 159 -->
Giulio@767 160 <sect1 id="sec:hgext:patchbomb">
Giulio@767 161 <title>Inviare cambiamenti via email con l'estensione <literal role="hg-ext">patchbomb</literal></title>
Giulio@767 162
Giulio@774 163 <para id="x_531">Molti progetti seguono una pratica di <quote>revisione dei cambiamenti</quote> in cui gli sviluppatori inviano le proprie modifiche a una mailing list in modo che altri possano leggerle e commentarle prima che la loro versione finale venga inserita in un repository condiviso. Alcuni progetti assegnano a qualcuno il ruolo del custode che applica le modifiche di altre persone a un repository a cui quelle persone non hanno accesso.</para>
Giulio@774 164
Giulio@804 165 <para id="x_532">Grazie alla sua estensione <literal role="hg-ext">patchbomb</literal>, Mercurial facilita l'invio di email contenenti modifiche da rivedere o applicare. L'estensione è chiamata così perché le modifiche vengono inviate in forma di patch e solitamente viene inviato un singolo changeset per ogni messaggio email. Quindi, inviare una lunga serie di cambiamenti via email è molto simile a <quote>bombardare</quote> la casella del ricevente, da cui il nome <quote>patchbomb</quote>.</para>
Giulio@774 166
Giulio@774 167 <para id="x_533">Come al solito, la configurazione di base dell'estensione <literal role="hg-ext">patchbomb</literal> occupa solo una o due righe del vostro file <filename role="special">/.hgrc</filename>.</para>
Giulio@767 168 <programlisting>[extensions]
Giulio@767 169 patchbomb =</programlisting>
Giulio@767 170 <para id="x_534">Una volta che avete abilitato l'estensione, avrete a disposizione un nuovo comando chiamato <command role="hg-ext-patchbomb">email</command>.</para>
Giulio@767 171
Giulio@774 172 <para id="x_535">Il modo migliore e più sicuro di invocare il comando <command role="hg-ext-patchbomb">email</command> è quello di eseguirlo <emphasis>sempre</emphasis> una prima volta con l'opzione <option role="hg-ext-patchbomb-cmd-email-opt">-n</option>. Questo vi mostrerà ciò che il comando <emphasis>invierebbe</emphasis>, senza in effetti inviare nulla. Una volta che avete dato una veloce occhiata ai cambiamenti e avete verificato di stare mandando quelli giusti, potete rieseguire lo stesso comando, questa volta senza l'opzione <option role="hg-ext-patchbomb-cmd-email-opt">-n</option>.</para>
Giulio@767 173
Giulio@767 174 <para id="x_536">Il comando <command role="hg-ext-patchbomb">email</command> accetta lo stesso tipo di sintassi di revisione di tutti gli altri comandi Mercurial. Per esempio, questo comando invierà ogni revisione tra 7 e <literal>tip</literal> comprese.</para>
Giulio@767 175 <programlisting>hg email -n 7:tip</programlisting>
Giulio@804 176 <para id="x_537">Potete anche specificare un <emphasis>repository</emphasis> con cui effettuare un confronto. Se fornite un repository senza indicare alcuna revisione, il comando <command role="hg-ext-patchbomb">email</command> invierà tutte le revisioni del repository locale che non sono presenti nel repository remoto. Se in aggiunta specificate revisioni o il nome di un ramo (quest'ultimo usando l'opzione <option role="hg-ext-patchbomb-cmd-email-opt">-b</option>), questo vincolerà le revisioni inviate.</para>
Giulio@774 177
Giulio@774 178 <para id="x_538">&Egrave; assolutamente sicuro invocare il comando <command role="hg-ext-patchbomb">email</command> senza i nomi delle persone a cui volete spedire un messaggio: se fate in questo modo, i destinatari vi verranno chiesti interattivamente. (Se state usando un sistema di tipo Unix o Linux, dovreste avere a disposizione le capacità avanzate di digitazione fornite da <literal>readline</literal> o librerie simili quando immettete quelle intestazioni, cosa che vi si rivelerà utile.)</para>
Giulio@774 179
Giulio@804 180 <para id="x_539">Quando state inviando una sola revisione, il comando <command role="hg-ext-patchbomb">email</command> userà la prima riga della descrizione del changeset come oggetto predefinito del singolo messaggio email da spedire.</para>
Giulio@767 181
Giulio@767 182 <para id="x_53a">Se inviate revisioni multiple, di solito il comando <command role="hg-ext-patchbomb">email</command> spedirà un messaggio per ogni changeset. Farà precedere la serie da un messaggio introduttivo in cui dovreste descrivere lo scopo della serie di cambiamenti che state inviando.</para>
Giulio@767 183
Giulio@767 184 <sect2>
Giulio@767 185 <title>Modificare il comportamento di <literal role="hg-ext">patchbomb</literal></title>
Giulio@767 186
Giulio@767 187 <para id="x_53b">Non tutti i progetti hanno esattamente le stesse convenzioni per spedire cambiamenti via email, così l'estensione <literal role="hg-ext">patchbomb</literal> prova a fornire un certo numero di variazioni attraverso le opzioni a riga di comando.</para>
Giulio@767 188 <itemizedlist>
Giulio@774 189 <listitem><para id="x_53c">Potete scrivere un oggetto per il messaggio introduttivo sulla riga di comando usando l'opzione <option role="hg-ext-patchbomb-cmd-email-opt">-s</option>. Questa opzione accetta un argomento, il testo da usare per l'oggetto.</para>
Giulio@774 190 </listitem>
Giulio@774 191 <listitem><para id="x_53d">Per cambiare l'indirizzo email da cui vengono spediti i messaggi usate l'opzione <option role="hg-ext-patchbomb-cmd-email-opt">-f</option>. Questa opzione accetta un argomento, l'indirizzo email da usare.</para>
Giulio@774 192 </listitem>
Giulio@804 193 <listitem><para id="x_53e">Il comportamento predefinito è quello di inviare diff unificati (leggete la <xref linkend="sec:mq:patch"/> per una descrizione del formato), uno per ogni messaggio. Potete invece usare l'opzione <option role="hg-ext-patchbomb-cmd-email-opt">-b</option> per inviare un bundle eseguibile.</para>
Giulio@784 194 </listitem>
Giulio@784 195 <listitem><para id="x_53f">I diff unificati sono normalmente preceduti da un'intestazione di metadati. Potete ometterla e inviare diff disadorni con l'opzione <option role="hg-ext-patchbomb-cmd-email-opt">--plain</option>.</para>
Giulio@774 196 </listitem>
Giulio@774 197 <listitem><para id="x_540">I diff vengono normalmente spediti <quote>in linea</quote>, nella stessa parte del corpo che contiene la descrizione della patch. Questo è il modo più facile per consentire al più ampio numero di lettori di rispondere citando parti di un diff, dato che alcuni client email citeranno soltanto la prima parte MIME del corpo di un messaggio. Se preferite inviare la descrizione e il diff in parti separate del corpo, usate l'opzione <option role="hg-ext-patchbomb-cmd-email-opt">-a</option>.</para>
Giulio@774 198 </listitem>
Giulio@774 199 <listitem><para id="x_541">Invece di spedire messaggi email, potete salvarli in una cartella email in formato <literal>mbox</literal> usando l'opzione <option role="hg-ext-patchbomb-cmd-email-opt">-m</option>. Questa opzione accetta un argomento, il nome del file su cui scrivere.</para>
Giulio@774 200 </listitem>
Giulio@804 201 <listitem><para id="x_542">Se preferite aggiungere un riepilogo nel formato del comando <command>diffstat</command> a ogni patch e uno al messaggio introduttivo, usate l'opzione <option role="hg-ext-patchbomb-cmd-email-opt">-d</option>. Il comando <command>diffstat</command> mostra una tabella contenente il nome di ogni file coinvolto nella patch, il numero di righe modificate e un istogramma che illustra quante modifiche sono state apportate a ogni file. Questo riepilogo offre a chi legge una visione qualitativa della complessità di una patch.</para>
Giulio@767 202 </listitem>
Giulio@767 203 </itemizedlist>
Giulio@767 204
Giulio@767 205 </sect2>
Giulio@767 206 </sect1>
Giulio@767 207 </chapter>